Sala vince le primarie, ma la colazione si spacca: SEL se ne va

Sala vince le primarie, ma la colazione si spacca: SEL se ne va

Nuovi guai per Matteo Renzi. Non è passato nemmeno un giorno dalla trionfale vittoria “cinese” di Giuseppe Sala e già il fronte dei sostenitori che hanno partecipato alle primarie – dopo averle perse – si spacca. A Milano si profila un nuovo caso Liguria.

RENZI-SALA
Sala vince le primarie, SEL se ne va

SEL che nelle primarie ha sostenuto a spada tratta la candidata del sindaco uscente Pisapia, Francesca Balzani, ad esito acquisito, apre “una riflessione a sinistra”.

Sono queste le parole usate dal coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni ai microfoni del Gr1 Rai: “Siamo di fronte a un cambio di stagione, la vittoria di Beppe Sala chiude definitivamente la stagione arancione di Giuliano Pisapia, dunque di fronte a un fatto nuovo si avvii una discussione, una riflessione”.

Parole chiare anche se dette nel linguaggio politichese. Poi alla domanda sulla eventualità di una candidatura alternativa aggiunge: “E’ sempre difficile escludere cose che non sono di fronte a noi. Si discute di quello che c’è. E oggi quello che c’è, è la chiusura di una stagione e l’apertura di una fase completamente diversa”.

Dire post primarie che “La vittoria di Beppe Sala chiude definitivamente la stagione arancione di Giuliano Pisapia“, vuol dire soltanto una cosa: “non ci riconosciamo nel candidato Sala e ci riserviamo di proporre una eventuale candidatura alternativa”. Precisiamo, che il non appoggiare un candidato in cui non ci si riconosce è lecito, ma non dopo aver partecipato alle primarie e non accettarne l’esito.

Questa mossa è indice di “totale inaffidabilità”. Sel avrebbe dovuto semplicemente non partecipare ed invece ha giocato è perso, se avesse vinto la Balzani, avrebbe chiesto i soliti posti in giunta che Sala non concederà mai. Questo a nostro avviso è il sunto della situazione.

Le posizioni politiche di ciascuno vanno sempre rispettate, ma le affermazioni di Fratoianni – da un punto di vista politico – appaiono deliranti. Ovviamente il “delirante” non è riferito al giudizio che si può avere del candidato Sala – che può essere condivisibile – ma sui tempi e i modi in cui arrivano. A dire il vero noi in – questo articolo – avevamo già previsto che sarebbe andata a finire così: profeti!

Nicola Fratoianni con queste parole, ha di fatto aperto a Milano un nuovo fronte in stile Liguria alle regionali, dove l’esito fu la sconfitta della candidata Renziana in favore di Toti. E questo per la gioia dei suoi avversari che sperano nelle divisioni interne della sinistra.

Che Sala fosse un candidato che avrebbe creato problemi e divisioni, lo sapevano tutti, Renzi compreso, ma il premier sta continuando passo dopo passo nella sua strategia lenta ma costante della realizzazione del progetto “Partito della Nazione”.

L’obbiettivo ormai è palese: imporlo gradatamente a livello locale per poi presentarlo alle elezioni politiche nazionali come un dato ormai acquisito e questo rendendo di fatto ridicoli i vari Bersani e Speranza che ancora “abbaiano alla luna”. Il rischio però – per Renzi – è che gli si ritorca tutto contro.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.