Chiunque capisce che far fronte comune contro un “nemico” sadico e determinato come i tagliagole dll’Isis, può essere l’unica soluzione a questa vicenda che si trascina da oltre cinque anni. La storia ci insegna che la Seconda Guerra Mondiale contro la Germania nazista è stata vinta grazie all’insolita alleanza tra Unione Sovietica, Stati Uniti e Inghilterra.
Dopo i fatti dell’11 settembre, Washington chiese ai Paesi del mondo intero di aiutarla nella lotta contro Al Qaida. La Russia, con Putin allora già presidente, aderì senza indugi e si adoperò attivamente al programma denominato “rendition”. Anche la Siria si accodò all’operazione, mettendo a disposizione le sue prigioni per detenere e torturare i sospetti terroristi catturati dagli americani in giro per il mondo.
La Siria in quel periodo non era ancora nella lista nera degli USA. Evidentemente da allora, il quadro internazionale è cambiato e Assad è diventato un leader da abbattere al pari di Mu’ammar Gheddafi, Ibrāhīm Mubārak e Saddam Hussein. La domanda quindi che chiunque si pone è: perché l’America oggi vuole eliminarlo?
Le risposte che continuano a darci non sono per niente convincenti. Obama continua a ripetere all’infinito lo stesso “refren” ribadito pochi giorni fa anche nel suo discorso all’ONU. Continua a definire Assad “un dittatore che opprime il proprio popolo” – cosa tutta da dimostrare – e come tale va eliminato. Ma anche se così fosse, chi ha nominato gli USA “sceriffi” del mondo? Con quale autorità si intromettono negli affari interni di uno stato sovrano? Ma la contraddizione che salta immediatamente agli occhi è la mancanza di coerenza e credibilità di questa affermazione. Infatti, se fosse questa la vera ragione, gli americani dovrebbero per prima cosa attaccare l’Arabia Saudita (che esegue decapitazioni di donne in pubblica piazza per adulterio) e tutti gli altri Paesi del Golfo che in quanto a democrazia e libertà sono rimasti al tempo di “Maometto”.
Quindi due pesi e due misure che non reggono alla nostra domanda. Ed allora cosa c’è sotto? Quali sono i veri motivi. Noi ovviamente non li conosciamo, ma cerchiamo comunque delle risposte che abbiano un minimo di coerenza.
La Siria di Assad è ormai l’unico paese nella zona a NON avere una Banca dei Rotschild, l’unico paese a NON avere rapporti e DEBITI con il FMI, esattamente come era la libia di Gheddafi e l’Iraq di Saddam e questo a nostro parere, per i “sionisti” americani, dev’essere qualcosa di molto fastidioso ed inaccettabile, unito alle motivazioni di controllo geopolitico del mondo: NWO.
La Redazione di Fatti&Avvenimenti.
questo continua tiritera femminista sta davvero scocciando. il problema più grave dell’aarabia saudita sarebbero le donne adultere decapitate? ma che dite? cosa vi inventate? + una fantasia femminista che non ha riscontri nella realtà! ma la piantate con questo femminismo noioso e sionista? la vera “democrazia” che gli americani vogliono esportare è proprio il femminismo, diamoci un taglio almeno noi.