L’articolo è a firma di Piero Messina un giornalista che è stato membro dell’ufficio stampa della regione siciliana e licenziato in malo modo da Crocetta. Basta questo a dire che si tratta di falso o di una ripicca? No, sarebbe troppo semplice.
D’altronde, anche la procura di Palermo dopo un controllo approfondito, ha categoricamente smentito di avere agli atti quell’intercettazione.
Ma l’Espresso insiste e conferma che l’intercettazione l’hanno ascoltata e fa parte di un filone diverso dell’inchiesta e risale al 2013. Il giornalista e la testata mentono? Appare assai improbabile, ed allora come si spiega lo “strano” caso del presidente Crocetta? Quali interessi ci sono dietro?
Crocetta è ormai inviso da quasi tutto il Pd siciliano e non solo, ma sopratutto è in conflitto con quello che si sente il padrone del partito in Sicilia, quel “Faraone” sottosegretario del governo autore della riforma della scuola. Tutti insomma lo vogliono mandare a casa, ma il presidente, ha sempre tenuto duro. Che significa tutto ciò? Come fa l’Espresso ad essere entrato in possesso di una telefonata che fa parte di atti “secretati”? Semplice, qualcuno che ha interesse a farla circolare, l’ha resa disponibile e chi aveva il potere di arrivare a tanto?
Possiamo fare solo ipotesi, ma solo chi ha le chiavi delle istituzioni poteva farlo e se il PD voleva far fuori Crocetta ne aveva le chiavi. La procura però continua a smentire l’esistenza della frase incriminata.
Intanto Giuseppe Lumia, senatore Pd ed ex presidente della commissione Antimafia, in una intervista al Mattino afferma “La Sicilia è stata a un passo dal voto, volevano fare una specie di golpe” – e sottolinea -“ci dobbiamo rendere conto che quanto accaduto è di una gravità inaudita”. A sottolineare la gravita della vicenda e la posta in gioco.
Al momento rimane l’auto sospensione da presidente di Crocetta che in base allo statuto siciliano non ha nessun valore legale, e contrattacca difendendosi così: “Allucinante, forse durante la telefonata ero in una zona d’ombra” – “Mai sentito quella frase, lo avrei subito denunciato” .
La Redazione di Fatti&Avvenimenti.