Le feste natalizie, caratterizzate da scorpacciate e sedentarietà, vengono spesso seguite da un vero e proprio desiderio di disintossicarsi, di riprendere uno stile alimentare più corretto, perdere i chili di troppo e, perché no, riprendere l’attività fisica.
Tuttavia passare da giornate trascorse seduti a tavola, davanti la tv o con un mazzo di carte in mano a una una fase caratterizzata da un corretto regime alimentare e motorio è difficile, non solo perché si deve ridurre l’introito calorico, ma perché i cibi grassi e dolci possono aver creato una sorta di assuefazione per il loro alto potere di gratificazione.
Ma come tornare ad un corretto regime di vita? Vi possono essere approcci diversi, più o meno estremi. La strategia più “aggressiva” é anche la più rapida ed efficace nel liberarsi rapidamente dalla “dipendenza” dagli zuccheri, eliminando completamente dalla dieta quelli raffinati ed assumendo solamente cereali integrali.
Quindi sì a pane, pasta e riso integrali, magari riducendo le dosi rispetto a quelle pantagrueliche delle feste. Raccomandata sempre l’associazione con proteine (preferibilmente pesce che fornisce ottime proteine e grassi polinsaturi senza escludere le carni, se magre e da filiera bio, o le uova) e verdure. Vanno bene anche le proteine di origine vegetale: i legumi forniscono al corpo fibre, vitamine e proteine a basso tenore calorico.
Come prima detto, sono assolutamente da evitare dolci e zuccheri semplici. Questo ci lascerà magari un po’ tristi e stanchi, ma nel giro di qualche giorno troveremo l’equilibrio prefestivo. Nel caso in cui facessimo fatica ad abbandonare questo genere di alimenti, potremmo adottare una “linea morbida” che prevede il mantenimento di una certa quota di sapori dolci, cambiandone però il tipo. Va bene tutto ciò che la natura ci offre di dolce, come la frutta secca o la cioccolata extra fondente, mentre bisogna proprio dire addio a torte e panettoni.
Fondamentale é il momento della giornata in cui si inseriscono questi alimenti: meglio a colazione che la sera. Le difficoltà maggiori, comunque, le avranno i “mangiatori seriali”, coloro che hanno difficoltà a mantenere un regime alimentare sano nel corso dell’intero anno. Le feste natalizie coprono al massimo un periodo di 20 giorni. Ma cosa abbiamo fatto nei precedenti 345? Qualsiasi tema che riguardi la salute va sempre visto nel contesto di un tempo lungo perché la nutrizione ha un impatto positivo o negativo sempre su tempistiche abbastanza lunghe. Se, quindi, avremo mangiato bene e fatto attività fisica per tutto l’anno, non dovremo preoccuparci.
Venti giorni di bagordi non possono aver provocato disastri. E non sarà un problema riprendere il nostro circolo virtuoso. Se, invece, abbiamo da sempre problemi a seguire un regime alimentare corretto e a fare movimento, forse sarà il caso di ripensare a tutto quello che abbiamo mangiato negli ultimi giorni. Magari un piccolo senso di colpa ci aiuterà a mangiare meglio ed iscriverci in palestra. Sarà poi il caso di ripensarci ogni primo del mese, perché a gennaio le sale d’attesa dei dietologi e le palestre sono piene, ma già dopo un mese l’affluenza cala drammaticamente!
Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.
Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68
Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli)
Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma)
Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale
Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura “Villa Fulvia”, Roma
Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN
Dal 2009 è consulente tecnico d’ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera.
Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.