Salute & Benessere. Bambini: regole per un sonno riposante

Salute & Benessere. Bambini: regole per un sonno riposante

Quali sono le strategie migliori per far dormire bene i nostri figli? Ecco le migliori regole per un sonno riposante

Secondo i ricercatori della University of British Columbia, in Australia, cenare insieme alla famiglia, andare a dormire sempre alla solita ora, leggere un buon libro ed evitare di stare davanti alla tv prima di andare a letto sono le migliori strategie per migliorare la qualità e la quantità di sonno nei bambini.

I ricercatori hanno passato in rassegna 44 studi riguardanti le corrette abitudini serali, dalla disamina dei quali è emerso, per prima cosa che, in base all’età, cambia la quantità di ore di sonno di cui i bambini hanno bisogno per crescere in maniera sana. Infatti, precisano i ricercatori, le nuove linee guida dell’American Academy of Sleep Medicine raccomandano che un neonato dovrebbe dormire circa 12 -16 ore a notte, che scendono a 11-14 nei primi due anni di vita. A seguire dai 3 ai 5 anni sono circa 10-13 ore , dai 6 ai 12 anni 9-12 ore e, infine, dai 13 ai 18 anni dalle 8 alle 10 ore per notte.

Dall’analisi è emerso che le pratiche più efficaci nel migliorare il sonno dei più piccoli sono andare a letto alla solita ora, leggere prima di addormentarsi e avere una camera da letto silenziosa. Inoltre è importante che vadano a dormire da soli e sappiano tornare autonomamente in camera, nel caso in cui si sveglino nel bel mezzo della notte. Anche per i bambini più grandi, precisano i ricercatori, avere l’abitudine di andare a letto alla solita ora è fondamentale per la crescita.

Il team di ricercatori ha anche osservato l’importanza di limitare l’uso della tecnologia poco prima di andare a dormire: studi recenti condotti in Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti, infatti, hanno dimostrato come un maggior utilizzo di dispositivi elettronici da parte dei bambini prima di andare a letto abbia ridotto significativamente le ore di sonno. “

Molte ricerche evidenziano l’importanza delle abitudini e della ritualità. Uno studio condotto in Nuova Zelanda, per esempio, ha mostrato come il momento della cena, condiviso da tutta la famiglia, possa aiutare gli adolescenti a dormire meglio. Mentre i risultati di ricerche cinesi e coreane hanno associato una durata del sonno più breve dei bambini ai lunghi tragitti percorsi tra casa e scuola e a grandi quantità di compiti da dover fare fino a sera.

Sorprendentemente, precisano i ricercatori, non sono state invece trovate prove che collegassero il consumo di caffeina (contenuta in alcune bibite) poco prima di dormire a un sonno più breve: dagli studi analizzati, infatti, sembra essere più influente sulla durata del sonno l’assunzione totale di questa sostanza durante tutta la giornata.

Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia. 

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Pubblicato da Accursio Miraglia

Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68 Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli) Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma) Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura "Villa Fulvia", Roma Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN Dal 2009 è consulente tecnico d'ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera. Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.