Ormai restano pochi dubbi: in Sicilia il M5S è il primo partito

Ormai restano pochi dubbi: in Sicilia il M5S è il primo partito

Roma con Virginia Raggi e Torino con Chiara Appendino, per il M5S sono sicuramente il punto più alto delle sfide dei ballottaggi di domenica, ma in Sicilia sta succedendo qualcosa di molto importante, che potrebbe condizionare tutta la politica nazionale e non sarebbe la prima volta.

favara

In Sicilia, in queste amministrative, si è votato solo in 29 comuni, tra questi non c’è nessun capoluogo di provincia e solo 15 città sono con più di 10 mila abitanti. Il dato quindi è senz’altro parziale, ma il “trend” che emerge dal primo turno non lascia dubbi: i 5 stelle, non sono un movimento che raccoglie la protesta, ma, almeno per molti, sono l’unica diga al malgoverno dei vecchi partiti.

Il bilancio del Movimento 5 Stelle, ancora provvisorio, in attesa dei ballottaggi di domenica prossima, è più di un campanello di allarme per chi da decenni governa l’isola. I pentastellati continuano a crescere ed il Pd del sottosegretario Davide Faraone e del governatore Rosario Crocetta a perdere consensi. I dem, sono fuori dai ballottaggi in centri importanti come Alcamo e Vittoria.

Il M5S, dopo Bagheria, Ragusa, Pietraperzia e Gela, vincono anche a Grammichele, comune che che ha dato i natali all’ex governatore Raffaele Lombardo, da sempre in mano all’area politica centrista a cui il PD oggi fa riferimento. Qui, il nuovo sindaco, da ormai quasi 15 giorni è Giuseppe Purpura del M5S.

Ma il partito di Di Maio, Di Battista, Grillo, ecc.. domenica prossima, potrebbe addirittura raddoppiare i comuni amministrati in Sicilia, il M5S, sarà infatti al ballottaggio anche a Favara, Porto Empedocle e Alcamo, e almeno da quello che si è visto nelle piazze, i presupposti per un “en plain”, ci sono tutti.

Nel pomeriggio di Mercoledì 15, Alessandro Di Battista è stato in Sicilia, a supportare i candidati al ballottaggio. Prima a Porto Empedocle a sostegno di Ida Carmina e poi a Favara a sostegno di Anna Alba: in ambedue i casi, ad attenderlo – come si evince dalle foto – c’era una folla oceanica.

A Favara, il leader del movimento cinque stelle è stato osannato ed applaudito, infine ha ricevuto un ovazione, quando ha pronunciato la frase fatidica : Abbiamo una grande opportunità mandiamoli a casa e cambiamo tutto. Forza Favara.

Ciò che più emerge da questi risultati è, che le due città , sono, o meglio erano, il feudo di Angelino Alfano, il leader agrigentino di Ncd, principale alleato del governo Renzi. Qui in passato non c’era spazio per nessuno.

Ad Alcamo la storia è simile, il comune in provincia di Trapani, per un ventennio, è stato un protettorato dell’ex senatore Nino Papania. Il risultato quindi che vede Domenico Surdi del M5s andare al ballottaggio con un 48% personale è il 31 % della lista, praticamente il triplo rispetto ai voti del Pd, che qui ha amministrato per anni, da l’esatta dimensione della portata del cambiamento in atto in Sicilia.

La situazione non è migliore per il centrodestra, Forza Italia è scomparsa dai radar della politica, il 61 a zero, più che un lontano ricordo, è una specie di leggenda. L’esatta dimensione della disfatta, è racchiusa nelle parole di Gianfranco Micciché, che esulta per l’unico posto in cui il centrodestra va al ballottaggio : Caltagirone. Il coordinatore di Berlusconi in Sicilia, infatti ha gioito dicendo “Ripartire da qui”.quindi a Miccihè, il piccolo, anzi minuscolo successo calatino, basta e avanza.

Tra poco meno di un anno, In Sicilia si voterà per le Regionali,  e questa terra da sempre ha rappresentato l’anteprima  dei cambiamenti nazionali. Per il Pd del sottosegretario Davide Faraone e del governatore Rosario Crocetta, intenti a litigare su chi deve sedere sulla poltrona di governatore, le cose non sembrano mettersi per il meglio, ma forse loro ancora non se ne sono accorti.

Visite: 340

Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.