Nel video si sente chiaramente parlare in russo. Le immagini si riferiscono a combattimenti sulle montagne di Latakia (in particolare il villaggio di di Slunfeh sarebbe controllata dai soldati russi), la regione sulla costa del mediterraneo dove è predominante la minoranza sciita alauita della famiglia Assad.
Il Telegraph pubblica anche immagini di aerei da guerra russi, Sukhoi Su-27 o Mig-29, ed un drone, nei cieli della provincia Inlib. Entrambi i quotidiani scrivono che il 20 agosto scorso una nave da trasporto della marina russa è stata avvistata attraversare il Bosforo con il ponte carico di veicoli militari. Si tratta di una nave da trasporto anfibio della classe Alligator, la ” Nikolai Filchenkov”. La sua destinazione non è nota ma gli analisti ritengono che la più probabile fosse il porto di Tartous in Siria, unico approdo della marina russa nel Mediterraneo, uan priorità per Mosca.
La notizia dovrebbe fare piacere sia ad Obama che agli europei, ma c’è chi scommette che dietro le belle parole di facciata, la realtà sia ben diversa. Gli americani da più fonti, sono additati come i veri finanziatori dei tagliagole insieme ad altri paesi arabi come ad esempio l’Egitto. Putin dal canto suo non ha mai nascosto che la Siria è parte integrante del suo sistema di difesa, di fatto oggi il porto di Tartous in Siria è l’unico con flotte navali Russe del mediterraneo.
Normale quindi che truppe e jet russi stanno combattendo in Siria al fianco delle forze dell’alleato Bashar Assad, sempre più in difficoltà, contro tutti i gruppi ribelli, da Is ai qaedisti del fronte Jubath al Nusra e a quelli più moderati del Libero Esercito Siriano.
Il governo russo ha – come da rito – smentito la notizia , anche quella dell’israeliano Yedioth Aharonoth, secondo il quale Putin si sta preparando ad inviare ” un intero contingente” in Siria. Mosca ha anche smentito media turchi sull’invio di sei Mig-31M ( al momento inutili, in quanto caccia puri, utili unicamente ad abbattere altri aerei, di cui non dispongono ne l’Isis ne altre le forze ribelli ) che sarebbero atterrati domenica all’aeroporto di Damasco. Il Pentagono fa sapere che sta monitorando costantemente il livello di sostegno russo al regime di Assad, ma si è astenuto dal commentare il salto di qualità di Mosca al fianco di Damasco.
La Redazione di Fatti&Avvenimenti.