La Leopolda di Renzi: un “Boomerang”

La Leopolda di Renzi: un “Boomerang”

Renzi-LeopoldaNella intenzione del premier, quella di domenica 13, dovrebbe essere il Renzi Day, il giorno della sua consacrazione,ma nei fatti rischia di trasformarsi in un “boomerang” dagli esiti non preventivabili.

La minoranza del partito non sarà presente – ma questo era ampiamente prevedibile – non ci saranno nomi “pesanti” come Bersani, che si era detto disponibile a intervenire solo se alla Leopolda ci fossero state bandiere e simboli del Pd. Ma Renzi ha tagliato subito la polemica: “Lo sapete che non è una iniziativa targata Pd”. Quindi anche Miguel Gotor ha dato forfait rispondendo per le rime: “L’ idea del Pd come “targa” non è male, ormai è solo un comitato elettorale permanente”.

Non ci saranno neanche Gianni Cuperlo che si riunirà con la sua sinistra dem a Roma al teatro Vittoria per tentare la fusione tra corrente cuperliana e corrente bersaniana e per sostenere la tesi che il segretario del Pd non può fare anche il premier. Sicuramente assente per le note divergenze, il governatore della Puglia Michele Emiliano, ma anche quello del Lazio Nicola Zingaretti. Indisponibili anche Matteo Orfini e il ministro Andrea Orlando . Ma non è finita, il fronte dei contestatori, si allarga a Sergio Chiamparino che ha motivato con un: “ho impegni istituzionali” e Piero Fassino che deciderà solo domani. Assente anche il governatore campano Vincenzo De Luca che ha mandato a dire nel suo stile: “non ho l’appuntamento in agenda”.

Una situazione interna quindi non proprio delle migliori, alla quale si aggiungono le contro – manifestazioni dei fuoriusciti.

Sinistra Italiana – Sel più Fassina e D’Attorre – saranno a Napoli insieme a Luigi De Magistris.  A Verona invece, Pippo Civati  organizza una convention di “Possibile”. L’ordine del giorno dei tre appuntamenti è comunque unitario: si parlerà – sicuramente male – di Renzi, del suo partito, del suo governo e naturalmente della sua Leopolda. Ovviamente i promotori di queste manifestazioni “contro” hanno astutamente valutato che “criticare” l’appuntamento annuale del premier, darà prevedibilmente visibilità su tutti i Tg nazionali.

A sinistra siamo al “tutti contro tutti”, ma a fare da cornice a questa già traumatica situazione, potrebbe arrivare la “ciliegina sulla torta”. I risparmiatori “truffati” dal decreto “Salva banche” si dicono pronti pronti a invadere pacificamente la Leopolda di domenica.

Dopo piazza Montecitorio, l’imperativo di chi sente truffato da Renzi è diventato “prendere” la Leopolda. Questo il progetto dei risparmiatori “vittime del Salva banche” che in tutto sono circa 130mila – speriamo non siano tutti presenti – che, da quanto comunicato stanno progettando di fare una manifestazione davanti al piazzale antistante la Stazione Leopolda della Porta al Prato a Firenze, proprio domenica, dalle 10 alle 13, praticamente nel cuore dell’Italia renziana, e proprio nel momento dell’intervento di chiusura di Matteo Renzi.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.