Putin non ha paura: “Qualsiasi bersaglio ci minacci verrà distrutto immediatamente”

Putin non ha paura: “Qualsiasi bersaglio ci minacci verrà distrutto immediatamente”

-putin-occhialiVoglio mettere in guardia chiunque possa volere di nuovo organizzare un qualsiasi tipo di provocazione” ha dichiarato, per poi aggiungere: “Qualsiasi bersaglio che minacci il nostro gruppo o le nostre infrastrutture di terra deve essere distrutto immediatamente”. A dirlo oggi è stato il Presidente russo Vladimir Putin parlando ai rappresentanti del ministero della Difesa a poche settimane dall’abbattimento del jet russo Su-24 da parte della Turchia di Erdogan, scrive Interfax.

Putin ha dimostrato oggi una volta di più di non temere minimamente né la Turchia, né la NATO, né gli USA. Anzi, è proprio il presidente russo a fare la voce grossa nel contesto mediorientale sempre più complicato e davanti ad una “Coalizione  internazionale ” teoricamente anti-Isis, guidata dagli Stati Uniti che sembrano non sapere più che posizioni prendere.

Il presidente Russo oggi ha riconfermato quello che tutti ormai hanno capito da mesi: in Siria si sta consumando uno scontro più che contro lo Stato Islamico del Daesh di Al-Baghdadi, tra NATO comandata dagli USA e la Russia con appoggio militare e politico di Cina e Iran, oltre a quello Siriano del presidente Assad che porta con sé anche la Corea del Nord.

Ad ogni modo, da ottimo diplomatico quale è, il presidente Putin ha anche chiarito che :”Le azioni della Russia in Siria non sono dettate da aspirazioni geopolitiche, ma sono per assicurare la sicurezza della Russia dagli estremisti”.

Infine, il presidente russo ha raccomandato i propri generali e funzionari della Difesa di prestare “un’attenzione particolare al rafforzamento del potenziale bellico delle forze strategiche nucleari e dotare tutti i componenti della nostra forza nucleare – ovvero marina, aviazione ed esercito – di nuovi armamenti“.

A queste durissime parole hanno fatto eco quelle del ministro della Difesa Serghiei Shoighu che ha affermato che oltre il 95% dei sistemi di lancio delle armi nucleari russe è pronto al combattimento. “Le forze armate – ha voluto ricordare il ministro – hanno ricevuto quest’anno 35 nuovi missili balistici nucleari”.

Dichiarazioni che hanno il sapore di una ferrea presa di posizione, un monito alla Turchia – con cui oltre allo scambio di accuse circa il traffico di petrolio con l’ISIS, c’è stato il caso dell’abbattimento del SU-24 russo ed anche alcuni leggeri ostruzionismi rispetto al passaggio delle navi russe nello stretto turco del Bosforo, minacciando nuovamente di fatto i militari russi -, ma un monito anche alla NATO ed agli USA di cui Putin, parlando apertamente di potenziale atomico, dimostra di non avere paura.

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