L.Stabilità: bonun 500€ e 8 miliardi di tagli alla sanità

L.Stabilità: bonun 500€ e 8 miliardi di tagli alla sanità

tagli-alla-sanitàQuello che Tv e giornali di regime da giorni vi propinano, sono i famosi “Bonus” di 500 euro per neo-diciottenni e quelli per le forze dell’ordine, strombazzati da Renzi con le solite slides a destra e manca.

Quello che invece il governo e i media tendono a nascondere sono i tagli, senza i quali, i “regalini” per “estorcere” il voto non sarebbero possibili. E i tagli saranno pesanti e dolorosi e a dirlo non siamo noi ma un rapporto dell’Ufficio parlamentare di bilancio. Vediamo di cosa si tratta.

Nel pomeriggio di domenica 6 dicembre alla Camera , inizierà la discussione sulla nuova legge di stabilità, la seduta si preannuncia “calda”. È prevista una pioggia di emendamenti , le proposte di modifica presentate in commissione Bilancio sono circa 5.000. Il termine per gli emendamenti era fissato per venerdì sera.

Uno dei punti più contrastati dalle opposizioni e non solo, sono i tagli alla Sanità. Ma vediamo nel dettaglio.

In base alle stime sulla spesa sanitaria della Nota al Def, “che prevedono un calo, in rapporto al Pil, da 6,8 a 6,5 punti percentuali tra il 2015 e il 2019, nel quadro programmatico la riduzione complessiva potrebbe risultare di circa mezzo punto di Pil”, pari a 8 miliardi. A scriverlo non è un blog “farlocco” ma l’Ufficio parlamentare di bilancio, nel rapporto sulla politica di bilancio 2016.

l’Ufficio di bilancio, in una nota stigmatizza quanto segue: “rimane l’incertezza sulla ripartizione dei precedenti tagli, già stabiliti fino al 2018 (con il decreto 66/2014 e la legge di stabilità 2015) e confermati per il 2019 dal ddl di stabilità”. L’Upb a conferma di ciò sottolinea ancora: “la parte che non è stata ancora attribuita alla sanità con il decreto 78/2015 andrà allocata e ripartita per il 2016 mediante intesa, o comunque tramite Dpcm (in coerenza con il decreto 66/2014), e per gli anni successivi con le procedure sopra indicate per il nuovo contributo”. Ne consegue che: “è possibile che la sanità sia fatta oggetto di nuovi tagli, in quanto tali procedure sembrano differenziarsi da quelle applicabili nel primo anno essenzialmente perché viene esplicitata la possibilità di intervenire sul finanziamento al comparto sanitario”.

Chiaro? Le stime del governo sono a volere essere benevoli “ottimistiche” ma il temine esatto sarebbe un altro. Sanno perfettamente che i soldi mancheranno e che saranno obbligati a tagliare.

Inoltre se la richiesta di flessibilità italiana non fosse accolta dalla Ue – cosa alquanto prevedibile visto i numeri del bilancio- la manovra di aggiustamento di bilancio nel 2016 – cioè i tagli – sarebbe pari a 0,5 punti percentuali, “quindi a forte rischio di essere considerata significativa” e in tal caso “potrebbe essere aperta per l’Italia la relativa procedura”.

Siamo in buone mani.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.