Il M5S può vincere: panico nel PD – sondaggio Sole 24 Ore

Il M5S può vincere: panico nel PD – sondaggio Sole 24 Ore

renzi-di-maioLe hanno provate tutte, prima tentando di screditare il movimento con ogni mezzo, TV, giornali, media, poi ingaggiando “TROLL” sui vari network web, ma l’impresa non è riuscita. Il povero Gianni Letta sempre più indietro nei sondaggi, a sei mesi dalle elezioni Europee è rimasto stritolato in questo ingranaggio. Il Pd, RE Giorgio Napolitano e i poteri forti, quelli che contano, avevano capito che in quella consultazione, ci sarebbe stata un ecatombe. Allora a sei mesi dalle elezioni hanno tentato il colpaccio, via Letta – in malo modo – ed innesto in corsa senza elezioni del “parolaio” Renzi.

La cosa per un paio di mesi in effetti ha funzionato, il “venditore” del nulla, tra una Slides e un “bonus di 80euro”, per un momento riuscì a mettere una pezza ed il risultato delle Europee quel famoso (ed irripetibile) 41%, fece pensare agli organizzatori che il colpo fosse riuscito. Il movimento 5 Stelle per la prima volta dopo le lezioni che li aveva portati in parlamento era sceso sotto la fatidica e psicologica soglia del 20%… ora, bastava aspettare che si “sgonfiassero”.

Ma così non fu, i “Bluff” durano poco ed invece del M5S a sgonfiarsi lentamente ma inesorabilmente è stato il “bamboccione” fiorentino tirandosi dietro il suo PD. Renzi, accortosi che qualcosa cominciava a non funzionare, in associazione con il suo mentore tale Silvio da Arcore, stipulano il famoso “Patto del Nazareno”, che aldilà di tutte la cavolate propinate ai cittadini, aveva ed ha, un solo obbiettivo: battere il M5S con qualsiasi mezzo. Il mezzo più semplice che i due “geni” della politica hanno trovato è quello più antico e conosciuto, ovvero, facciamo una legge elettorale in grado di mettere fuori gioco i grillini.

Nasce l’Italicum che facendo leva sul fatto che il PD fosse il primo partito ed il popolo delle Libertà il secondo, da buoni amici i sarebbero “spartiti il malloppo” chiunque dei due avesse vinto. Ma le cose cambiano ed evolvono, il PDL non esiste più, Berlusconi è ridotto ad un “vecchio rottame” ed il PD non ha più neanche la certezza di essere veramente il primo partito.

Ed ecco questa legge, nata per “eliminare” il M5S, così come è strutturata e cioè con il premio alla lista e non alla coalizione, penalizza il centrodestra che non ha al suo interno un partito delle dimensioni di Pd e di M5s, e comunque anche uniti, ma non in tutte le componenti per le mutazioni avvenute, non arriverebbe al ballottaggio. Insomma la partita ormai è tra PD e M5S.

La ciliegina sulla torta arriva da un sondaggio pubblicato dal Sole24Ore, che fa tremare non solo il PD ma tutto il sistema di intrecci e di intrighi che gira attorno al mondo della politica. Ecco casa dice questo sondaggio.

In caso di ballottaggio tra il Pd e i grillini: L’esito sarebbe sorprendente ma non troppo. In questo sondaggio – ma non è il solo, anche Mentana su LA7 ne ha uno simile – Luigi Di Maio, scontato candidato del M5s risulta davanti a Renzi, un bel 51% a 49%. Un vantaggio che i sondaggisti definiscono insignificante ma politicamente è molto significativo. La politica italiana è stata sempre incentrata tra un partito che fa politica stando al governo e uno che fa anti-politica stando all’opposizione. Con la trasformazione – studiata a tavolino – del PCI, in PD, chi tira le fila, voleva creare un sistema stile USA, con due soli partiti, all’apparenza diversi, ma sostenuti dalle stesse lobby, in modo che chiunque vincesse il risultato finale sarebbe identico. Ma l’Italia non è l’America, da noi la mattina un tizio qualunque si alza e fa un partito, è stato sempre così e Grillo ne è l’esempio più eclatante. Siamo il paese dei “Masaniello”.

Qualcuno dirà i sondaggi lasciano il tempo che trovano, vero, ma solo in parte. Sarà dunque possibile che il M5s possa vincere le prossime elezioni? E chi può dirlo oggi. In primavera con le amministrative avremo un primo responso, che più che dai sondaggi, ma dall’aria che si respira, non sembra favorevole a Matteo Renzi. Dunque non ci resta che attendere.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.