Fassino a Torino fonda il Partito della Nazione

Fassino a Torino fonda il Partito della Nazione

Fassino sin da quando e’ stato creato l’obbrobrio PD, e’ stato tra quelli che si è perfettamente adeguato all’involuzione del Pci e di cio’ che fu la sinistra.

Piero-FassinoComunque è più coerente dei “compagni” della minoranza interna del partito che con le continue farsesche prese di posizioni , sono i veri patetici della situazione , ghignano, urlano e si dimenano, ma stanno sempre li’ attaccati al carro.

Le elezioni amministrative di primavera sono ormai alle porte e le carte dei vari contendenti incominciano a essere scoperte. A Torino la ricandidature di Piero Fassino sindaco uscente del Pd era cosa certa e nota, dunque qual’è la novità? La novità sta nella coalizione che sosterrà la sua candidatura.

Piero Fassino a Torino, sta realizzando in anteprima, ciò che Renzi sta provando a fare a livello nazionale: il “Partito della Nazione”. Da ieri il sindaco uscente, ha ricevuto l’appoggio ufficiale di Enzo Ghigo, non uno qualsiasi, ma uno dei fondatori di Forza Italia, a lungo presidente della regione con una giunta di centrodestra. Inoltre, anche Michele Vietti, esponente del Nuovo Centrodestra si aggiunge alla squadra che affronterà la tornata elettorale.

Quindi anche a Torino si sfalda il centrosinistra “classico”, si interrompe anche la tradizionale alternanza politica fra destra e sinistra che da sempre si sono presentate distinte e contrapposte. Ora la lotta sarà “Partito della Nazione” contro M5S? Vedremo.

La scelta del sindaco uscente comunque non è frutto di improvvisazione, la candidatura di Giorgio Airaudo (ex segretario della Fiom Cgil ora deputato di Sel), ma soprattutto dell’avanzata in tutti i sondaggi di Chiara Appendino, candidata del Movimento 5 Stelle, ha costretto l’ex parlamentare a correre ai ripari. Quindi la scelta di sostituire i voti della sinistra con quelli della destra moderata è stata obbligata.

Piero Fassino spera con questa mossa spera di vincere al primo turno ed evitare il ballottaggio, al secondo, almeno secondo i sondaggi rischerebbe grosso. Infatti, il consenso elettorale di Ghigo e Vietti non è più quello del Berlusconi presidente, inoltre l’elettorato di sinistra ormai non lo sopporta più. Se dunque si arrivasse al ballottaggio, per Fassino le possibilità di farcela su l’inseguitrice grillina Appendino sarebbero davvero molto ridotte.

Fassino è sempre stato un esponente di primo piano della sinistra torinese, fin dai tempi del Partito Comunista Italiano, oggi effettua una virata a destra e senza passare per la verifica delle primarie, dimostrazione del bene placido di Renzi, che tenta di testare il nuovo soggetto politico sulla “pelle” di Fassino, ma anche e sopratutto per il deficit di popolarità di cui ormai soffre.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.