Abbiamo preso in prestito il titolo di un film “cult” del 76 di Ettore Scola ed interpretato magistralmente da un grandissimo Nino Manfredi.
Il film racconta la storia di una famiglia, anzi di un “clan” residente nelle baracche della periferia romana dei primi anni settanta, mettendone impietosamente a nudo, tutte le miserie, morali e materiali. A noi è sembrato un contesto molto aderente e quindi sovrapponibile, all’attuale “clan” renziano del PD.
Quello che è successo venerdì con l’inevitabile strascico di ieri, “è una porcata del Pd di Roberto Giachetti fatta a Virginia Raggi” e non sono parole nostre, ma di Franco Bechis, noto giornalista di Libero, di area berlusconiana.
Ma veniamo ai fatti. Lo staff di Roberto Giachetti da Mercoledì sera, era in possesso di alcuni sondaggi, che loro stessi avevano commissionato, tenuti rigorosamente segreti, ma di cui noi siamo venuti a conoscenza, che attribuivano a Virginia Raggi una vittoria schiacciante oltre ogni immaginazione, con l’inevitabile disfatta del PD.
Questa cosa ha innescato nei vari Orfini, Sabella, Serracchiani ecc.. una sorta di ultima spiaggia, partorendo l’idea, che per arginare la disfatta, l’unico modo era creare un caso mediatico “farlocco” a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, in modo di non consentire il diritto di difesa all’avversario.
Il “casus belli” parte dall’ormai noto articolo del Fatto Quotidiano relativo al lavoro svolto da Virginia Raggi per l’azienda sanitaria a Civitavecchia, che nella giornata di venerdì ha innescato polemiche su tutti media e i social nazionali. Gli ideatori speravano che avendo acceso la miccia, la bomba sarebbe esplosa senza che il M5S potesse difendersi, visto che dalla mezza notte scattava il silenzio elettorale.
Così non è stato, ieri la Raggi, sulla sua pagina facebook, pubblicava la replica, con tanto di autocertificazione del 2015, nella quale specificava di aver svolto l’incarico, come legale fiduciario, per conto della Asl di Civitavecchia. A questo punto il PD vedeva crollare la sua “porcata”, ma siccome “al peggio non c’è mai fine”, hanno pensato bene di aggiungere una seconda porcata alla prima porcata.
La Anlep (associazione nazionale libertà e progresso), sigla sotto la quale si nascondono esponenti del PD, presentava un esposto alla procura della repubblica, per “violazione del silenzio elettorale”, dichiarando poi, che a seguito di ciò, la Raggi era stata iscritta nel registro degli indagati, circostanza immediatamente smentita dalla stessa procura. L’esposto, per chiarire, porta la firma del vicepresidente Anlep, che è un dirigente del Pd romano con un incarico ufficiale.
Sempre Franco Bechis di Libero.it, dichiara: “E’ la più grande porcata che abbia mai visto in campagna elettorale a poche ore dal voto. Doppiamente porcata, perché è stata nascosta sotto la veste neutra di un associazione, che in realtà è direttamente collegata al PD. Non ho mai visto fare la guerra in questo modo a 24 ore dal voto, per potere dire ‘l’hanno iscritta per atto di ufficio in un fascicolo della procura’, senza manco si sappia il reato”.
Roberto Giachetti, in questo frangente si è dimostrato quello che è, “un piccolo uomo falso” e manovrato. Aveva dichiarato pubblicamente che non avrebbe mai usato questo tipo di colpi bassi in campagna elettorale. In effetti, non l’ha fatto lui personalmente, ma uno dei suoi: il “succo” non cambia. C’è qualche differenza?
Quindi, Giachetti, Orfini, Sabella, Serracchiani e tutto il PD: “Brutti, sporchi e cattivi” !!
Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.
BRUTTI,SPORCHI,CATTIVI E DISONESTI PER QUELLO CHE HANNO INVENTATO …CHI SPUTA IN CIELO IN FACCIA TORNA…VIVA IL M5S….