Roma e Torino : PD “asfaltato”, il M5S vince 19 dei 20 ballottaggi in cui correva

Roma e Torino : PD “asfaltato”, il M5S vince 19 dei 20 ballottaggi in cui correva

Il “ the day after” per Matteo Renzi, è il giorno della sua disfatta.

APPENDINO-RAGGI

In una nota ufficiale, lo staff del partito ammette l’evidente e bruciante sconfitta: “I ballottaggi segnano per i candidati del Pd una sconfitta netta senza attenuanti sia a Torino che a Roma contro le candidate del M5S “. Poi un timido tentativo di addolcire la pillola: “Il quadro nazionale, invece, è molto articolato. Perdiamo alcuni Comuni dove abbiamo governato a lungo e vinciamo in altri Comuni dove da vent’anni la destra era maggioranza”.

Queste parole, celano una verità che ormai non si può più nascondere: oggi Renzi è un leader debolissimo, sia come premier, che come segretario.

I risultati di questa seconda tornata, dimostrano – se qualcuno ancora avesse dei dubbi – che al ballottaggio, il M5S diventa imbattibile: i pentastallati hanno vinto in 19 dei 20 comuni in cui correvano. Quindi, con sufficiente certezza, si può affermare che se si votasse oggi per le politiche, sulla base di questi risultati Matteo Renzi, perderebbe la sedia di Palazzo Chigi. E con altrettanta sicurezza, con gli umori che attraversano oggi gli elettori, di una accertata avversione al renzismo, si può pronosticare che il referendum sulle riforme di ottobre è destinato a sicuro insuccesso.

I numeri indicano che quella dei 5 stelle è stata un vittoria politica, chi parla di voto di protesta, non fa altro che mettere la testa sotto la sabbia. Al secondo turno, i 5 Stelle intercettano un consenso ampio e trasversale, che va oltre i confini dei vecchi schieramenti.

Le immagini del trionfo di Virginia Raggi che vince con il 67%, è rimbalzata sui siti di tutto il mondo, “il primo sindaco donna della Capitale è a 5 Stelle”. la neo sindaco, passa da 461mila a 750mila voti, a conferma della trasversalità del voto. Nella capitale, il Pd è travolto dallo tsunami grillino anche nei municipi, si salvano soltanto il I (centro storico) e il II (Parioli) dove Sabrina Alfonsi e Francesca Del Bello rappresentano l’ultimo baluardo del partito di Renzi. Addirittura la Alfonsi si salva solo per una manciata di voti (900 circa). Per il resto, in tutti gli altri 12, il M5S si è affermato con percentuali altissime.

Eclatante anche il trionfo di Chiara Appendino che vince con un netto 55%, espugnando un feudo che la sinistra ha governato dal 1993. Fassino potrebbe cambiare mestiere e fare lo “iettatore” nel 2009, in una intervista su Repubblica TV dichiarava: “Se Grillo vuole fare un partito, metta in piedi un’organizzazione, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende”, profetico. Non contento nel maggio 2015, l’ex sindaco di Torino si rivolgeva all’allora consigliera del M5s Chiara Appendino, con queste parole: “Mi auguro che un giorno lei si segga su questa sedia e vediamo se poi sarà capace di fare tutto quello che oggi ha auspicato di poter fare”. Morale: meglio che stia zitto.

Ma non solo Roma e Torino, è Luigi Di Maio in tv, a presentare il conto al PD: “Su 20 comuni in cui i 5 Stelle erano al ballottaggio, abbiamo vinto in 19. Altro che voto di protesta. Ora siamo pronti a governare”. Ed ancora: “Oggi tocca a Roma e Torino, spero che domani possa toccare al Paese intero”.
In effetti, oltre a Roma e Torino, i 5 Stelle vincono un po’ ovunque: a Carbonia – altro capoluogo di provincia – contro il Pd. Sempre contro il Pd vincono a Cattolica, Gensano, Marino, Pinerolo, Noicattaro. A Chioggia e Pisticci vincono contro una civica, a Nettuno, San Mauro Torinese, Ginosa contro il centrodestra, Castel Fidardo contro la sinistra-sinistra.

In Sicilia fanno “en plain”: i tre esponenti pentastellati in corsa, vincono tutti. Trionfano con il 72 per cento delle preferenze sia a Porto Empedocle con Ida Carmina, che e a Favara con Anna Alba. Ad Alcamo non c’era storia Domenico Surdi forte del 48% del primo turno, stravince senza colpo ferire.

Il Pd targato Matteo Renzi, di Davide Faraone, in Sicilia, nel secondo turno di ballottaggio, inanella una sconfitta pesantissima, i dem riescono a vincere in soli due comuni: un po pochino, per chi si appresta a candidarsi per vincere le regionali del prossimo anno.

Chiudiamo con una nota di Luigi Di Maio: “Ha perso l’Italia di Renzi”, come dargli torto, i dati dicono che erano oltre 20 anni che la sinistra non andava così male. Il risultato finale per i 5 stelle, è quasi uno strike, 19 vittorie su 20 ballottaggi.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.