Migliaia di persone hanno assistito, sedute in platea o in diretta streaming, alla presentazione a Città del Messico del presunto E.T. di Roswell e dopo aver visto l’immagine ritenuta dagli organizzatori la prova inconfutabile dell’esistenza degli Alieni, tanti sono rimasti impressionati e qualcuno un po’ deluso.
Ma di cosa si trattava? Jaime Maussan aveva dichiarato che casualmente era venuto in possesso di alcune diapositive originali del cadavere dell’alieno dell’ UFO crash del ’47 a Roswell.
Entrambi amanti dei viaggi, negli anni ’40 e ’50 erano personalità molto conosciute con amici importanti come il presidente Eisenhower. Tra le varie pellicole Kodachrome ritrovate, due hanno subito attirato l’attenzione di Adam Dew, un ex giornalista che dopo essere entrato in possesso dei negativi, si è rivolto ai due studiosi più noti del caso Roswell, Don Schmitt e Tom Carey, che hanno lavorato a lungo sulle foto analizzandole per stabilirne l’ autenticità.
Anche un esperto della Kodak ha confermato che le diapositive risalgono ad un periodo compreso tra il 1947 e il 1949. Altri tecnici specializzati hanno garantito che sono originali, non artefatte, non rielaborate. Un ex militare, a Roswell presente all’epoca dello schianto, ha affermato che l’essere della foto è molto simile a quello da lui stesso visto in quell’occasione in un hangar.
Un altro parere positivo è arrivato da un medico legale, il dottor Richard Doble, che all’epoca era in forza alla Regia Polizia a Cavallo canadese, che ha confermato di aver visto e anlizzato qualcosa di molto simile all’essere della foto. Alla vista di quella creatura immortalata nello scatto, alta circa un metro, con una testa sproporzionata, grandi occhi, arti sottili, aveva dapprima pensato, che si trattasse di una persona deforme. Ma ad un esame più attento, ha notato dettagli non compatibili con un essere umano: solo 4 coppie di costole, ossa nelle mani e nei piedi molto strane e altre anomalie anatomiche che lo hanno portato alla conclusione che si trattava di un qualcosa di “diverso”.
Ovviamente nel mondo scientifico come al solito i pareri sono discordanti, alcuni dopo aver visto ed analizzato le prove hanno dato pareri favorevoli alle tesi del giornalista tv Jaime Maussan, altri per varie ragioni pareri negativi.
Noi, come qualunque lettore ci limitiamo ad analizzare i fatti e cercare di darci una risposta cercando di rimanere il più imparziali possibili, restando fedeli ognuno alle proprie convinzioni.