Siamo stati profetici, oggi di buon mattino, è scattato quello che a nostro avviso è il primo atto di questa controffensiva. I carabinieri si sono presentati negli uffici del comune di Caltavuturo (e sicuramente anche in altre sedi, attendiamo notizie in merito) per acquisire la documentazione relativa alla realizzazione della strada. Sulla carta normali controlli, verifiche che vanno fatte sui permessi, sui lavori, sulla sicurezza soprattutto quando c’è chi dice che non è sicura. Ma l’operazione è alquanto sospetta, avete mai visto in passato operazioni preventive analoghe per altre opere realizzate? Ma nemmeno dopo i crolli arrivano le forze dell’ordine per acquisire i documenti, di solito, è la magistratura che con apposita ordinanza ne ordina l’acquisizione.
In questa sede, non si vuole contestare l’azione dell’arma delegata ad acquisire i documenti e ha fare i doverosi controlli, ma l’azione stride con una Sicilia che cade a pezzi, dove i ponti crollano dopo pochi giorni dall’apertura, dove molte strade, una ad esempio la Palermo-Agrigento, è denominata la “strada della morte” e non è la sola, e nessuno si prende la briga di muovere un dito. Ecco che improvvisamente si diventa solerti per un tratto di strada di poco più di un Km con il limite di 20Km orari. Basterebbe che i Carabinieri invece di caricarsi di scartoffie, facessero rispettare il limite imposto.
Carissimi Politici ed amministratori, invece di continuare a distruggere tutto ciò che non è contiguo al vostro businnes, sarebbe ora che cominciaste a raccoglieste la sfida. Invece di dire che è pericolosa, fate subito di meglio e fatelo bene e in fretta. Rispondete con i fatti e non con gli annunci, l’annuncite è una malattia che porta alla morte (politica ovviamente).
La Redazione di Fatti&Avvenimenti.