Agguato a colpi di pistola. Assolda killer per uccidere il fratello ed il nipote minorenne: tre arresti a Foggia

Agguato a colpi di pistola. Assolda killer per uccidere il fratello ed il nipote minorenne: tre arresti a Foggia

Nessuna pietà neppure per il nipote minorenne: sarebbe dovuto essere anche lui una vittima dell’agguato voluto dallo zio, fratello del padre, oggi finito in manette

Assolda un killer per uccidere il fratello ed il nipote minorenne: tre arresti a Foggia

Assolda un killer per uccidere il fratello ed il nipote minorenne: tre arresti a Foggia

Gepostet von Fatti e Avvenimenti am Freitag, 18. Mai 2018

Arrestati gli autori del tentato omicidio avvenuto a fine marzo a Foggia nei confronti del cardiologo Massimo Correra e del figlio minorenne mentre stavano uscendo dalla propria abitazione. Il mandante era il fratello del medico, anche lui finito in carcere.

A tendere l’agguato a padre e figlio, due albanesi, madre e figlio; la donna, nascosta nell’atrio del palazzo, aveva sparato due colpi che fortunatamente non avevano ferito nessuno mentre il figlio era in attesa all’esterno dell’abitato.

Le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, acquisite dai poliziotti della Squadra mobile, hanno permesso di visualizzare l´arrivo dei killer, alcuni minuti prima del tentato omicidio, a bordo di un´autovettura con targa di nazionalità bulgara.

L’attività investigativa orientava le indagini sull’ambito familiare della vittima, evidenziando l´esistenza di un rapporto conflittuale per motivi economici e di eredità fra il cardiologo e il proprio fratello Maurizio.  Attraverso la targa, invece, i poliziotti sono risaliti a un 28enne albanese abitante in un casolare con la propria madre di 60 anni e un altro connazionale. Invece è ancora ricercato un altro uomo che ha svolto il ruolo di intermediario avendo dato 5 mila euro e l’arma ai due albanesi.

Dalle indagini è emerso inoltre che il mandante, con lo scopo di avere un alibi, aveva consegnato preventivamente ai due albanesi uno scritto, da recapitare all’avvocato nel caso fossero stati fermati, in cui risultava che loro stessi avevano ricevuto mandato di simulare l´azione delittuosa da parte della stessa vittima.

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