Un servo di nome Visco: no al reddito di cittadinanza

Un servo di nome Visco: no al reddito di cittadinanza

Ignazio Visco, governatore della Banca D’Italia – i cui proprietari non sono gli italiani ma i privati – ospite a Trento del Festival dell’Economia per un dibattito col suo omologo francese Francois Villeroy de Galhau sul futuro dell’Unione europea, non perde l’occasione per scagliarsi contro il reddito di Cittadinanza.

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“Un reddito di cittadinanza in Italia è improponibile con buona pace di quelle forze politiche che da tempo lo propongono, M5S in testa. Numeri e percentuali non danno scampo”. Queste le testuali parole di un personaggio che in un paese normale, non gli sarebbe concesso di parlare, ma sarebbe almeno sotto processo, per avere chiuso gli occhi e non solo, circa le operazioni illegali commesse da Banca Etruria, Banca delle Marche,  Veneto Banca e Popolare di Vicenza, che hanno ridotto sul lastrico migliaia di pensionati e risparmiatori, che si sono fidati di questi speculatori.

Visco, mero esecutore degli ordini dei banchieri internazionali, nel fare le affermazioni sopra riportare mente, sapendo di mentire. La Ragioneria dello Stato, infatti, interpellata sull’argomento, ha certificato come sia possibile istituire il reddito di Cittadinanza, che a parte la Grecia, esiste in tutta Europa e nella Svizzera “comunista” si sta facendo un referendum per istituirlo. E se gli altri lo adottano un motivo “valido” ci sarà pure, a meno che, qualcuno non pensa che tutti siano stupidi e gli unici “intelligentoni” siano i politici italiani.

Ma il governatore, è andato oltre: “Un sussidio universale di “500 euro a un cittadino per 12 mesi vale il 20% del Pil: non è possibile da pensare, quindi non è la risposta dal punto di vista finanziario”.

Ovviamente sono numeri gonfiati che nascondono la verità. Il Job Act, sta avendo un costo elevatissimo sia in termini di incentivi diretti, sia sulle mancate entrate all’INPS, cosa che poterà nei prossimi anni a tagli alle pensioni e questo lo sanno bene… ed è proprio questo è il loro obbiettivo: le aziende non avranno costi sulla previdenza e i cittadini non avranno le pensioni e si arrangeranno, praticamente la copia del sistema americano.

La verità invece è molto semplice. È inutile dare incentivi alle aziende per assumere, un azienda assume solo se ha ordini su ciò che produce, non in base agli sconti sui contributi, “se non vendo non produco e quindi non assumo”.. è una verità inconfutabile.

Quindi l’unica via è incrementare le vendite tramite gli acquisti, ma per fare ciò, bisogna che la gente abbia i soldi da spendere, ecco a che serve il reddito di cittadinanza, a rimettere in moto l’economia. Gente che non ha nulla, i pochi spiccioli del reddito, li rimetterà immediatamente ed interamente in circolazione, gli serviranno per comprare i generi indispensabili per vivere. Non ci vuole un plurilaureto per capire una cosa evidente.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.