A volte ritornano: folla e “baci” per Totò Cuffaro

A volte ritornano: folla e “baci” per Totò Cuffaro

L’occasione è stata la presentazione del suo libro “L’uomo è un mendicante che crede di essere un re”, edito da Wingsbert House. La location il teatro Don Bosco a Palermo.

folla-per-CuffaroL’ex governatore Totò Cuffaro, oggi uomo libero, dopo avere scontato in carcere la condanna definitiva per favoreggiamento alla mafia, ieri ha presentato il suo libro. Forse non se l’aspettava neanche lui, o forse ci sperava, sta di fatto che ad attenderlo c’era tanta gente.

I giornali siciliani che con l’ex governatore avevano un rapporto “privilegiato” lo hanno definito “un vero e proprio bagno di folla”. Ed in effetti in Sicilia, di nostalgici dei vassoi di “cannoli” ce ne sono tanti, sarà perché dopo il 61 a 0 di Berlusconi e dopo lo stesso Cuffaro, di leader in grado di riportare l’orologio politico indietro nel tempo non se ne vedono più.

Di contro, quella parte di Sicilia che per anni ha vissuto di privilegi e favori, intendiamoci anche piccoli, come ad esempio scavalcare in graduatoria dei colleghi o avere un permesso non spettante e contestualmente “vantare” con amici e parenti conoscenze politiche altolocate, oggi si trova orfana e spera in un ritorno all’antico. Questa è quella parte della Sicilia… dura a morire, l’altra è quella che ha votato il movimento cinque stelle.

Ed è in questo contesto che si inserisce il ritorno di un uomo che in altri Paesi non godrebbe più della minima considerazione. Attenzione non stiamo qui a colpevolizzare nessuno, Cuffaro ha pagato ed oggi è un uomo libero, ma questo non ne fa affatto una persona degna di amministrare la cosa pubblica.

Ma torniamo alla cronaca. Dicevamo tante persone ad accoglierlo. Cuffaro ha raggiunto a fatica il palco, “elargendo” come suo fare abbracci e baci e commentando: “ero abituato a questa accoglienza in passato, ma ora mi colpisce profondamente perché non sono più un uomo di potere”.

Poi accennando ad un suo ritorno in politica: “questa accoglienza e questo affetto mi inducono a ripensare a un impegno politico, elettorale e istituzionale? Dico assolutamente no. Non torno alla politica istituzionale e attiva”. Voi ci credete? Noi poco.

Chi era presente riferisce di prove generali, di “sondaggio di mercato” e dai risultati della manifestazione non ci stupiremmo se lo rivedessimo candidato alla stessa poltrona dalla quale la giustizia l’ha tolto. Utopia?

Ed allora provate a decifrare ciò che ha detto della situazione politica siciliana.“La Sicilia è in crisi, c’è una grande insoddisfazione. E’ una regione che sta peggio delle altre. A Crocetta dico che oggi serve la capacità di indurre fiducia perché la Sicilia torni a sperare. Credo che come tutte le cose buone alla fine la speranza vince sempre”. Chiaro?

 

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.