PD. Dopo Expo, Commissario Sala pronto a candidarsi a Sindaco di Milano

PD. Dopo Expo, Commissario Sala pronto a candidarsi a Sindaco di Milano

giuseppe-sala“La mia disponibilità a candidarmi (a sindaco di Milano), di base c’è”.

Così Giuseppe Sala, già commissario all’EXPO di Milano 2015, alla trasmissione di Fabio Fazio su RaiTre ‘Che tempo che fa’, conferma l’ipotesi già emersa nei giorni scorsi di una sua candidatura come successore di Pisapia a Palazzo Marino.

Sala è il candidato del premier Renzi, che di lui ha detto: “mi piace moltissimo”. Certo ci sono le primarie, ma con un endorsement da parte di Renzi, appare difficile che Sala possa perderle, infatti, per il premier i nomi in campo dell’assessore ai Servizi sociali Pierfrancesco Majorino e del parlamentare Emanuele Fiano non darebbero sufficienti garanzie.

Intanto le prime dichiarazioni a caldo sono arrivate dagli altri due candidati alle primarie per il candidato PD a Milano, che hanno dimostrato senza mezzi termini di non gradire i tentennamenti (sicuramente più di rito che reali) del commissario Expo.

Il primo a commentare le parole di Sala è Pierfrancesco Majorino attuale assessore al Welfare nella giunta Pisapia e candidato alle primarie del centrosinistra per il Pd. “Ho letto che Sala si candida. – scrive Majorino su Facebook – Poi che ha bisogno di altro tempo per decidere. Secondo me di tempo ne abbiamo perso tutti abbastanza. Se lo avessi di fronte gli direi e basta tentennare. Anzi se ti candidi ti sfido subito a un confronto pubblico sulle nostre diverse visioni della città. – conclude – E da fare settimana prossima. Non tra due mesi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’altro candidato PD alle primarie, Emanuele Fiano. “Per Milano servono scelte rapide e decisive – commenta Fiano – e un avvio tempestivo della campagna per le primarie. I prossimi giorni saranno fondamentali per scegliere i candidati. Io penso che sia necessario concludere in fretta e insieme questa fase di tentennamenti”.

Non sono un politico, – afferma Sala sull’ipotesi della sua candidatura – e in questo ci sono i pro e contro, ai politici se ne dicono di ogni, poi il giorno dopo è la stessa cosa, a me fa male e non sono abituato ma tengo duro per amore di questa città, ma da qui a dire che si può fare c’è di mezzo qualche settimana di lavoro”.

Ma sarà veramente così? Beh, non proprio. Il Manager Sala durante il suo periodo di Commissario EXPO tanto ben voluto da Renzi, ha dimostrato di avere “straordinarie” doti politiche ed a dirla tutta, “di ogni” gliene hanno già dette e spesso per buoni motivi.

Nel periodo Expo, Sala dichiarava infatti che ci fosse “trasparenza totale”.

Ma, come dimenticare infatti le parole di Basilio Rizzo, che da presidente del consiglio comunale di Milano, lamentò il problema della brutta abitudine di Sala di “nascondere” i dati delle presenze EXPO dichiarando: “La teoria per cui non comunicano i dati dei visitatori è offensiva. È come se ci fosse il ministero della cultura popolare che stabilisce che cosa i cittadini possano sapere e che cosa non possano sapere”.

E come dimenticare poi i titoloni del Fatto Quotidiano proprio sul caso delle cifre “stimate” ad EXPO “Expo col trucco: 1,8 milioni di visitatori fantasma. I dati che sbugiardano SalaLink all’articolo in cui si raccontava di come Sala avesse dichiarato che a maggio i visitatori erano 2,7 milioni, invece sono stati 1.927.600 (772.400 in meno). A giugno 3,3 milioni, invece sono stati 2.258.450 (1.041.550 in meno). Dati peraltro conclamati dallo stesso Sala il giorno dopo, che vista ormai l’evidente situazione dichiarava che “gli ingressi dei primi quindici giorni di luglio sono stati circa 1,3 milioni”, confutando de facto i dati prima riportati. Articolo del Fatto

expo1E come dimenticare poi ancora le “barzellete” sull’Expo tra cui spiccano quelle sulle immagini di presentazione EXPO, proposte sulle pagine ufficiali della manifestazione e che tanto sono apparse surreali e graficamente “opinabili” da essere diventate mira prediletta delle critiche e dell’ilarità del popolo del web. (in foto è visibile un mirabile esempio di quelle immagini, con tanto di “peperoni” e frutta/ortaggi vari “messe” sul soffitto del “padiglione”) Oppure ancora ci sarebbero da ricordare le file per accedere ai padiglioni oggetto tra gli altri, anche di memorabili sketch comici di Crozza o le difficoltà mostrate dall’organizzazione Expo a parlare una lingua che non fosse l’italiano Link all’articolo e all’atro articolo.

Insomma, dopo un EXPO che per molti italiani è stato un flop più che una “vittoria italiana” (e che comunque non può essere considerata sola responsabilità del Commisario Sala, data la complessità della gestione), adesso il PD ne vuole schierare proprio l’ex Commissario alle elezioni per guidare la capitale economica italiana.

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