Tra Italia e Francia è scontro sui migranti. Di Maio e Salvini concordi: la colpa è di Macron e del “colonialismo”

Tra Italia e Francia è scontro sui migranti. Di Maio e Salvini concordi: la colpa è di Macron e del “colonialismo”

Tra Italia e Francia è scontro sui migranti. Il primo ad accendere la miccia, nella giornata di ieri, è stato il vicepremier Luigi Di Maio e questa mattina a rincarare la dose è stato il suo pari carica Matteo Salvini


“La Francia stampa in oltre 10 paesi una doppia moneta con cui si fa pagare una percentuale della ricchezza nazionale e finanzia anche una piccola parte del deficit francese”, aveva detto ieri mattina Luigi Di Maio alla radio Rtl 102.5 e la tensione tra Roma e Parigi era subito esplosa, tanto che l’ambasciatrice d’Italia a Parigi, Teresa Castaldo, è stata convocata al ministero degli Esteri francese per chiarimenti, ai quali il vicepremier ha ribadito: “Non è un caso diplomatico, è tutto vero”.

Oggi in un’intervista nel programma televisivo “Mattino 5”, Matteo Salvini ha rincarato la dose: “Il problema dei migranti ha tante cause, c’è chi in Africa sottrae ricchezza a quei popoli e a quel continente e la Francia è tra questi”. Parole forti e chiare quelle del Ministro dell’Interno, nelle quali si manifesta la linea rigida del governo italiano nei confronti della Francia sulla questione migratoria.

Matteo Salvini poi ha aggiunto: “Non prendo lezioni dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. In Libia la Francia ha interessi petroliferi e quindi opposti a quelli italiani e non gli importa stabilizzare la situazione”. Ed ancora: “Macron ha poco da arrabbiarsi perché ha respinto migliaia di migranti, comprese donne e bambini alla frontiera ed io non accetto le sue lezioni di bontà e generosità”.

Intanto rimangono chiusi i porti a Lampedusa – ha poi sottolineato il Vicepremier – e 393 migranti sono stati riportati in Libia e non consentirò ai barconi con i migranti di accedere ai porti italiani; i migranti si salvano come ha fatto la guardia costiera libica, solo così la gente smetterà di pagare gli scafisti per un viaggio che non ha futuro, che finisce o con la morte o con un’esistenza per le strade italiane”.

Non è mancato un affondo al Fondo Monetario internazionale che proprio ieri era intervenuto pesantemente sull’Italia: “La nostra economia è sana, gli italiani sono il popolo più risparmiatore al mondo e si stanno mettendo in sicurezza i risparmi che le famiglie hanno nelle banche o negli uffici postali. Questi burocrati non hanno mai azzeccato una previsione”.

 

di Valeria Tornambè

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