Ma caro NiKi, il PD o è buono o è cattivo, non ci può essere un PD buono a Trieste ed uno cattivo a Pantelleria, le direttive e la linea politica è unica in tutti i territori, è dettata – anzi imposta – da quel signor Renzi che oggi (domani non si sa) tu contesti così platealmente.
Renzi avrà sicuramente ucciso il centrosinistra, ma Vendola ha sicuramente collaborato alla realizzazione di questa impresa in cui non era riuscito neanche Berlusconi.
L’uscita di Vendola in questo contesto, cioè quello romano, appare quindi, come l’ennesima “coerenza dell’incoerenza”, l’impressione che se ne ricava è che il presidente di SEL, fiutando il vento negativo che spira attorno il PD romano, si stia affrettando a prenderne le distanze cercando di arginare, almeno in questo contesto, l’emorragia di voti del partito. I sondaggi di tutte le agenzie, in questi giorni danno SEL in caduta libera, che poi si traduce in una perdita di un punto e mezzo, ma per un partito che era dato dal 3,7 al 4 % ed ora al 2,5%, significa la perdita di quasi il 50% dei suoi elettori.
Ci dispiace sottolinearlo, ma Vendola ha perso credibilità, del rinnovatore di qualche hanno fa che strappava applausi e consensi ovunque è rimasto ben poco, anzi nulla e gli elettori di questo cambiamento, ne hanno preso atto da tempo.
La Redazione di Fatti&Avvenimenti.