Totò Cuffaro: la minoranza sarà spazzata via, il Pd è nuova Dc

Totò Cuffaro: la minoranza sarà spazzata via, il Pd è nuova Dc

Dopo le dichiarazioni di fuoco rilasciate da Massimo D’Alema al Corriere della Sera, a stretto giro con una intervista rilasciata alla Stampa, arriva una sorta di risposta da parte di Totò Cuffaro.

cuffaro-totòNon sappiamo quale voleva essere l’intento dell’ex governatore della Sicilia, ma l’effetto è stato quello di rafforzare il ragionamento di D’Alema e dargli ragione su tutta la linea... a volte è meglio tacere.

Ed ecco cosa ha detto Cuffaro: “Verdini è la vera novità della politica italiana. È come se il numero 10 del Milan passasse con l’Inter”. Il paragone calcisticamente è infelice, ma rende bene il concetto.

Ed ancora: “Ormai è chiaro che il Pd è un’altra cosa. La metamorfosi si compirà con le elezioni. È fisiologico che sia così”.

Poi una considerazione che si fonda su dati di fatto: “Cosa ci sta attorno a Renzi? Guerini era nella direzione della Dc. I Boschi sono una famiglia targata Dc. Se tu sei culturalmente nato e cresciuto dentro uno spazio culturale, quell’idea culturale te la porti dentro”. Chi può dargli torto?

Infine dice una cosa che ormai sanno tutti: “Se Renzi vince il referendum costituzionale, anticiperà le elezioni e farà un listone del partito della nazione. Si farà con l’80% dei gruppi parlamentari a trazione renziana. E non gliene fregherà più nulla dei Bersani e degli Speranza”.

Nei fatti, Cuffaro non dice nulla di nuovo, ma le sue parole sono la conferma che gli oppositori di sinistra di Renzi, non sono dei complottisti e qualche ragione – dal loro punto di vista – c’è l’hanno pure.

Inoltre conferma anche le voci circolate in Sicilia, di un massiccio tesseramento di cuffariani tra le file del PD siciliano: “tutti pensano che i miei ex fedelissimi stiano andando da Renzi. In verità, quando chiusi con la politica a causa della condanna, i miei amici si riposizionarono nel Pd di Pier Luigi Bersani”. Benzina su un fuoco già abbastanza alimentato.

Ovviamente ha risposto anche sull’eventualità di un suo ritorno in politica: “tutti mi hanno chiesto di scendere in campo. Da destra a sinistra. Per adesso però non ne ho voglia”, poi come in un rigurgito di auto esaltazione dice: “in effetti sono ancora ben voluto. Qualche volta mi diverto a far litigare i leader”.

Ma il cronista gli fa notare che il suo nome può essere divisivo: “mi sorprendo anche io: ma può dividersi un grande partito come il Pd su una minchiata detta da Cuffaro?”

Non sappiamo se il PD può dividersi su una “minchiata” detta da Cuffaro, ma ci chiediamo, può il PD, dopo Verdini e C. fare anche questa ulteriore “minchiata”?

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.