Siria: gli USA bombardano le centrali elettriche dei civili

Siria: gli USA bombardano le centrali elettriche dei civili

siriaCon un documento inviato alle Nazioni Unite dal ministero degli Esteri siriano, Damasco accusa la coalizione internazionale di bombardare di proposito le infrastrutture del paese per indebolirla economicamente e fermare il processo di ricostruzione. I raid aerei effettuati in territorio siriano dagli Stati Uniti e i suoi alleati sono stati definiti dal legittimo governo “illegali perché effettuati senza il nostro consenso”.

Questa settimana per la prima volta dall’inizio dei bombardamenti, su 24 nuovi attacchi 13 sono stati effettuati in Siria. Un numero maggiore rispetto a quelli effettuati in Iraq. Questo intensificarsi delle operazioni in territorio siriano, appare come una provocazione e una risposta alle operazioni militari dell’aviazione russa che da circa un mese e mezzo ha una media giornaliera superiore ai 40 raid.

I bombardamenti della Coalizione Internazionale del 10 ottobre non hanno colpito postazioni dell’ISIS, ma hanno distrutto due impianti generatrici di elettricità (che hanno causato la perdita di circa 215 milioni dollari, oltre ad una prolungata interruzione del servizio alla popolazione) a Ridwanieh, nella provincia Est di Aleppo. Inoltre l’aviazione francese avrebbe anche bombardato una raffineria di petrolio vicino a Deir Ez Zor, nella parte orientale della Siria, con la scusa risultata poi errata di essere gestito dai jihadisti. A questi si aggiungono anche i bombardamenti effettuati dalla Coalizione Internazionale su giacimenti petrolieri di Yabseh, nella provincia orientale di Hasaka e ad una fabbrica a Raqqa, evidenziando come l’unico obbiettivo della coalizione, sia in realtà quello di distruggere l’ossatura economica del territorio.

Il legittimo governo siriano, ha pertanto deciso di mandare due messaggi indirizzati al Segretario generale delle Nazioni Unite e al Presidente del Consiglio di Sicurezza del massimo organismo internazionale, definendo le incursioni sul territorio siriano da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati una “brutale aggressione”, perché privi di autorizzazione e non coordinati. Damasco ha inoltre sottolineato che utilizzando il pretesto di combattere la rete terroristica islamica, il vero l’obiettivo degli americani è quello di colpire le infrastrutture economiche, industriali e di servizi del Paese per impedirne la ricostruzione una volta liberato dall’Isis e da Jabhat al Nusra.

Il gioco degli americani ed i suoi alleati si fa pesante e rischia di mettere in serio pericolo la pace mondiale, infatti ci chiediamo, fino a che punto arriverà la pazienza (o moderazione) di Putin?

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.