Se paghi il canone Rai per la prima volta in bolletta paghi gli anni arretrati…

Se paghi il canone Rai per la prima volta in bolletta paghi gli anni arretrati…

Canone-RaiL’inserimento del “canone Rai” in bolletta ha provocato una valanga di discussioni, per Elio Lannutti di Adusbef e Rosario Trefiletti di Federconsumatori, si potrebbe configurare l’ipotesi del reato penale di“appropriazione indebita ed estorsione” e le due associazioni hanno preparato i relati esposti qui i particolari.

Ma esposti a parte, che se vinti, seguiranno i tempi che tutti (purtroppo) conosciamo della giustizia italiana, esiste un altro problema che è legato a chi magari ,vorrebbe mettersi in regola e pagare il dovuto perché la TV la possiede davvero.

A questo punto sorge un problema di natura giuridica non di poco conto: la Rai potrebbe richiedere il pagamento dei 10 anni antecedenti per “tacita ammissione” . Ma vediamo nei particolari di cosa si tratta.

Secondo un orientamento emerso dalle dichiarazioni di diversi dirigenti RAI, chi inizia a pagare per la prima volta il canone RAI inserito nella fattura elettrica “maggiorata” da quest’anno, avrà fatto una sorta di “tacita ammissione” del possesso del televisore anche per gli anni precedenti e la Rai potrà quindi – a norma delle leggi vigenti – richiedere il pagamento di tutti gli arretrati del canone. Ricordiamo che la prescrizione per il canone Rai scatta dopo i 10 anni, quindi questo è il periodo da sanare. Inoltre, all’importo totale si aggiungerà anche la sanzione per l’omesso versamento, che è pari a cinque volte il canone stesso. A rincarare la dose anche la dichiarazione del Governo fatta dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, che pochi giorni fa ha sentenziato: nessun condono tombale per chi non ha pagato il canone Rai negli anni passati.

Quindi il vero “BUSINESS” per Rai e governo è, che l’inserimento del canone Rai nella bolletta della luce farà emergere i numerosi evasori che negli anni passati non hanno versato l’imposta. Ed allora come procedere?

In pratica, Il pagamento del canone per la prima volta in abbinamento con la bolletta , sarà considerato dal fisco come una sorta di autodenuncia. Il “ragionamento” del fisco potrebbe dunque essere il seguente: se il contribuente inizia a pagare senza sollevare eccezioni (non ha la tv, ha suggellato il televisore, il canone è a nome di un altro familiare, ecc.), di conseguenza il fisco presume che il contribuente abbia sempre avuto la tv e quindi, ha l’obbligo del pagamento del canone Rai, anche per anni precedenti, e di conseguenza procederà ad un accertamento nei suoi confronti.

A questo punto, il “malcapitato” avrà due strade: o dimostrare, con fattura, ricevuta o scontrino alla mano, di possedere la tv soltanto dal 2016, oppure pagare arretrati, sanzioni e interessi.

Ovviamente il tutto tramite un ricorso davanti ad un giudice e dimostrare in tribunale di possedere un apparecchio televisivo soltanto dal 2016 non è impresa facile, poiché il giudice potrebbe eccepire che il contribuente era già in possesso di altri apparecchi precedentemente acquistati. L’unica modo di salvarsi è dimostrare con certezza di essere stato esonerato dal Canone Rai negli anni passati, o avendo richiesto la procedura di suggello del televisore, o mediante l’invio di una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà relativa al mancato possesso di apparecchi TV.

In conclusione, per il cittadino che non ha mai pagato il Canone, non essendo possibile rilasciare una dichiarazione sostitutiva per il passato (relativa, cioè, al mancato possesso di televisori negli anni precedenti), in quanto non dimostrabile, se ha voglia di comprare un televisore, consigliamo di aspettare almeno un altro anno. Nel frattempo per quest’anno converrà fare una dichiarazione sostitutiva in cui si comunica il non possesso di televisori. Attenzione però, la dichiarazione sostitutiva mendace è un atto penalmente sanzionabile, dunque va fatta solo se veritiera.

Infatti, non è difficile prevedere controlli di funzionari Rai casa per casa, o controlli incrociati con le banche dati degli abbonati alle pay tv.

 

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.