Salute&Benessere. Magnetoterapia: ossa forti e via i dolori

Salute&Benessere. Magnetoterapia: ossa forti e via i dolori

Rubrica fissa su temi di interesse medico a cura del Dott. Accursio Miraglia

La magnetoterapia è una forma di trattamento, ampiamente utilizzata in Medicina Fisica e Riabilitativa, nella quale il paziente è sottoposto all’azione di un campo magnetico a scopo terapeutico.

Studiate fino dall’ antichità ed applicate empiricamente fin dal 1500 d.c., le onde elettromagnetiche in questione sono quelle cosiddette non ionizzanti, a bassa frequenza e bassa intensità. Si tratta di onde molto sicure che non interagiscono direttamente con la materia, non vengono assorbite dagli organi e dai tessuti biologici ma esercitano una influenza bio-fisica sui tessuti.

Le onde elettromagnetiche sono somministrate mediante apparecchi che generano un campo prevalentemente magnetico (con caratteristiche ben definite di intensità, frequenza, forma d’onda ed andamento del campo) e sono impiegate con effetti antalgici, nell’osteoporosi, nella patologie infiammatorie, nel riequilibrio neuro-immuno-endocrino.

Consolidamento delle fratture

Sin dalla metà del secolo scorso gli studi di Yasuda e Fukuda (1957), e di Bassett (1962), hanno evidenziato l’utilità della magnetoterapia nelle lesioni ossee da traumi o da riduzione del tenore calcico. Sfruttando l’effetto piezoelettrico o meccanico-vibratorio delle onde elettromagnetiche sulla superficie ossea, si ottiene una stimolazione delle cellule che producono tessuto osseo (osteoblasti) accelerando così la formazione di callo osseo e riducendo i tempi di guarigione delle fratture.

Cura dell’osteoporosi

Per quanto riguarda l’osteoporosi, l’effetto positivo della magnetoterapia sugli osteoblasti è stato Ribadito in un lavoro pubblicato sulla rivista internazionale Elecromag. Biol. Med. nel 2007, che ha confermato l’efficacia della magnetoterapia nel trattamento a lungo termine dell’osteoporosi, grazie alla ricostruzione del tessuto osseo e alla contemporanea riduzione della perdita di calcio.

Effetto antidolorifico

Esistono evidenze scientifiche che le modificazioni di energia indotte da campi elettromagnetici a bassa frequenza agiscono direttamente sul sistema delle endorfine, con effetti positivi sulla percezione del dolore. Inoltre l’azione sui mediatori chimici dell’infiammazione permette, oltre a ridurre ulteriormente il dolore, di curare le principali patologie infiammatorie e post traumatiche osteo-articolari.

Senza generatore di campo non c’è cura

La Magnetoterapia non va confusa con proposte, più o meno esoteriche, prive di prove scientifiche e non basate su evidenze clinico-sperimentali. Una fra tutte l’applicazione sulla cute di magneti statici, vere e proprie “calamite” inerti: è veramente ottimistico pensare che un magnete “statico” applicato sulla parte malata possa interagire con i tessuti in modo fattivo apportando le modificazioni curative dei campi magnetici. La magnetoterapia statica deve perciò ritenersi al di fuori di una visione scientifica dell’arte medica.

Controindicazioni

Le controindicazioni assolute all’uso sono rappresentate dai casi in sui il soggetto sia portatore di pace-maker, di protesi metalliche valvolari o vascolari, di protesi dotate di circuiti elettrici, in corso di gravidanza ed in età pediatrica.

Le controindicazioni relative e le precauzioni d’uso riguardano le vecchie protesi ferromagnetiche d’anca o di ginocchio. Le protesi di ultima generazione (ad esempio al titanio) non pongono problemi sia nella diagnostica, ne’ tanto meno nel corso di magnetoterapia.

Conclusioni

La magnetoterapia rappresenta, quindi, uno strumento terapeutico che esplica una azione terapeutica in tutte quelle condizioni patologiche che hanno in comune :il dolore, l’infiammazione, il deficit funzionale e la carenza di trofismo osseo. Sperimentata in numerose applicazioni, gradita ai pazienti in quanto non invasiva e di facile applicabilità, benché di non recentissima invenzione, è una di quelle terapie che assumeranno sempre più importanza in medicina fisica, specie in un mondo che tende a diventare sempre meno dipendente dalle cure farmacologiche.

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Pubblicato da Accursio Miraglia

Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68 Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli) Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma) Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura "Villa Fulvia", Roma Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN Dal 2009 è consulente tecnico d'ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera. Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.