Salute&Benessere. Farmaci, cosmetici e sostanze vegetali: attenti alle scottature

Salute&Benessere. Farmaci, cosmetici e sostanze vegetali: attenti alle scottature

Con l’estate torna il rischio della fotosensibilizzazione, cioè della comparsa di manifestazioni cutanee impreviste (soprattutto macchie o lesioni di tipo eczematoso) a seguito di assunzione di farmaci o altre sostanze.

La fotosensibilizzazione può estrinsecarsi tramite delle reazioni di fototossicità o di fotoallergia, ed è scatenata non solo dall’esposizione al sole ma anche alla luce artificiale (per esempio le lampade UV).

La reazione fototossica è più comune, ed è causata prevalentemente dai raggi UVA.

Insorge rapidamente e si presenta come un’ustione solare, con comparsa di bolle, macchie iperpigmentate ed arrossamento nelle zone della pelle che sono state esposte al sole. Qualora il farmaco non sia stato assunto per via generale ma solo stato applicato sulla cute, la reazione avversa che comparirà sarà limitata alla zona in cui il farmaco è stato “spalmato”. Se, al contrario, è stato assunto per via generale la reazione coinvolgerà qualsiasi zona del corpo colpita dal sole. In entrambi i casi, comunque, solo la pelle esposta al sole presenterà danni.

La reazione fotoallergica, a differenza della prima, non insorge rapidamente e si manifesta dopo una fase di sensibilizzazione. Le lesioni, in questo caso, sono simili all’eczema, sono fortemente pruriginose e interessano anche le zone del corpo che non sono state colpite dai raggi solari.

I farmaci fotosensibilizzanti più comuni sono antibiotici appartenenti al gruppo delle tetracicline, dei sulfamidici e dei chinolonici, antimicotici come la griseofulvina, l’itraconazolo e il ketoconazolo, contraccettivi orali, antiaritmici come l’amiodarone, farmaci antinfiammatori, in particolare pomate o gel a base di ketoprofene  ma anche molecole assunte per via generale come diclofenac, ibuprofene o naprossene, farmaci per la cura dell’acne come il benzoil perossido (se applicato topicamente sulla cute) e i retinoidi (sia quelli per uso locale che sistemico), in particolare l’isotretinoina.

Per l’elenco completo dei farmaci foto sensibilizzanti si può fare sempre riferimento al link https://www.farmacovigilanzasif.org/sezioni/patologie-iatrogene/2017/02/08/reazioni-di-fotosensibilita-aggiornato-al-2312017/

In caso, quindi, di assunzione di questi o di altri farmaci fotosensibilizzanti è prudente non esporti al sole (soprattutto nelle ore più calde), applicare una crema protettiva ad ampio spettro con un fattore di protezione molto alto (SPF 50+) e, comunque, chiedere sempre il parere del proprio medico.

Ma attenzione! Non sono solo i farmaci ad interagire con i raggi UV. Anche i profumi e i cosmetici contenenti profumi sono, nella maggior parte dei casi, sensibili all’azione del sole.

Molti profumi contengono infatti l’olio essenziale di bergamotto che è altamente fotosensibilizzante. Per tale motivo, in seguito all’esposizione al sole, può causare una reazione di fototossicità con la conseguente comparsa di macchie scure sulla pelle.

La stessa cosa vale per l’olio essenziale di pompelmo, di arancio, di limone. È  bene quindi astenersi dall’uso di profumi e cosmetici contenenti queste essenze vegetali prima di esporsi al sole.

Infine, anche il contatto con alcuni vegetali può causare fenomeni di fotosensibilizzazione. Per esempio, nelle belle giornate di sole è necessario evitare il contatto diretto con il latte contenuto nelle foglie o nei frutti dell’albero di fico, che può provocare vere e proprie ustioni solari e la comparsa di macchie scure che difficilmente regrediscono.

Attenti anche al Prezzemolo, all’Iperico e all’Angelica, che sono spesso causa di reazioni di fotosensibilità.

Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.

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Pubblicato da Accursio Miraglia

Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68 Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli) Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma) Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura "Villa Fulvia", Roma Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN Dal 2009 è consulente tecnico d'ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera. Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.