Salute &Benessere. In vacanza o tutti i giorni: leggere è un toccasana

Salute &Benessere. In vacanza o tutti i giorni: leggere è un toccasana

Che sia il classico volume di carta o l’e-book, nella valigia delle vacanze come nella vita di tutti i giorni non può mancare un bel libro da leggere.

Perché il fatto stesso di concedersi del tempo da dedicare alla lettura, se siamo in ferie, fa scattare la ‘modalità vacanza’ e ci immerge in una condizione di relax a cui nel corso dei mesi lavorativi dobbiamo abdicare. In caso contrario, invece, permette di ritagliarsi una fetta di relax nel caos degli impegni quotidiani.
Insomma, leggere fa bene e – stando ad alcune ricerche – rilassa più di una passeggiata o della musica.

In vacanza

Già qualche anno fa, psicologi, critici, addetti ai lavori, ma anche sociologi e docenti universitari hanno avvalorato la tesi che un buon libro giova alla vacanza.
Sette su dieci, infatti, hanno affermato che la compagnia di un buon libro sotto l’ombrellone aiuta a sconfiggere lo stress causato dalla routine lavorativa e mantiene la mente allenata sgomberandola, allo stesso tempo, dagli argomenti che per la maggior parte dell’anno la impegnano. Secondo gli esperti, i generi antistress per eccellenza sono i gialli (lo dice il 32%), seguiti dai romanzi rosa (26%), dai saggi legati al benessere (23%) e dai libri d’avventura (18%). Tutti avrebbero come effetto immediato il recupero del buonumore (almeno in 1/3 dei casi), specialmente se si scelgono libri che assecondano i propri gusti letterari.

Ma fa sempre bene

Ma davvero la lettura può avere degli effetti così benefici? La risposta è sì, soprattutto se ci si trova a vivere una fase no della propria vita che può sfociare, nei casi più gravi, in depressione. “La lettura fa bene perché tiene impegnata la mente a livello cognitivo tant’è vero che viene utilizzata quasi come una terapia anche nei pazienti depressi – spiega Bernardo Carpiniello, docente di psichiatra all’Università di Cagliari e presidente della Società Italiana di Psichiatria -. Inoltre, serve ad identificarsi nei personaggi cosa che fa acquisire auto-consapevolezza”. E poi c’è il sollievo emotivo: “La lettura del libro giusto è come una forma di catarsi che permette di esprimere le emozioni represse cosa che rappresenta già un atto terapeutico”, conclude Carpiniello.

Il cervello rimane giovane

I neurologi dell’Università di Stanford, in California, hanno confermato che leggere dà benefici a livello celebrale. Alcuni lettori sono stati sottoposti a risonanza magnetica durante la lettura di alcuni brani di Jane Austen. Il risultato? Oltre all’aumento del flusso di sangue al cervello, gli studiosi hanno decretato che quando siamo impegnati in questa attività riusciamo a coordinare funzioni cognitive complesse e multiple: una vera e propria ginnastica per il cervello.

Un’altra indagine ha messo a confronto un gruppo di anziani abituati a leggere con altrettanti coetanei non lettori: il cervello degli ultraottantenni abituati alla lettura risulta più giovane. Leggere rafforza le capacità intellettive, potenzia le capacità espressive, allena la memoria e migliora la fantasia, tanto da costituire una forma di prevenzione da malattie degenerative quale l’Alzheimer.

Si riduce lo stress

Mentre si legge viene stimolata la produzione dei feromoni, il battito cardiaco rallenta e si abbassa il livello di cortisolo, noto come ormone dello stress. Leggendo ci tuffiamo in un mondo parallelo in grado di distoglierci per un attimo dai problemi del presente e favorire la serenità. Per queste ragioni, inoltre, leggere concilia il sonno.

Più civili ed empatici

I dati di una ricerca effettuata sul territorio europeo hanno rivelato che chi legge mostra di essere più sensibile a temi importanti come l’ecologia e tende a rispettare maggiormente le regole di civiltà utili per una convivenza felice. Le pagine di un libro riescono a unire persone da un capo all’altro del mondo, epoche diverse, culture e tradizioni lontane da quella di appartenenza. Leggere è un salto in un universo sconosciuto: attraverso le parole indossiamo, per qualche attimo, la storia di qualcuno, reale o immaginario. Una vera e propria lezione di vita capace di combattere tutte le diversità, in grado di aumentare la nostra sensibilità, avvicinarci al mondo, renderci almeno un pizzico più saggi e aperti all’altro.

Ma si legge ancora poco

Secondo gli ultimi dati dell’Eurostat, solo un over 55 su due (in prevalenza donne) ha dichiarato di aver letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi. Circa una persona su dieci in Italia dichiara di aver letto dai cinque ai nove libri in un anno solare. Chi ne ha letti più di 10 si conta sulle dita di una mano.

Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.

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Pubblicato da Accursio Miraglia

Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68 Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli) Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma) Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura "Villa Fulvia", Roma Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN Dal 2009 è consulente tecnico d'ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera. Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.