Salute & Benessere. Prostata e vitamina e: quando gli integratori provocano il cancro

Salute & Benessere. Prostata e vitamina e: quando gli integratori provocano il cancro

Gli integratori, grazie ad una martellante pubblicità, sono ormai assunti quotidianamente da una vasta parte delle popolazione: ma gli integratori fanno sempre bene?

Pochi mercati sono fiorenti come quello degli integratori, spesso considerati sostanze salvifiche per il corpo (grazie agli ipotizzati benefici) e la mente (per la funzione assolutoria che hanno sulla coscienza, provata da stili di vita assolutamente inadeguati a salvaguardare la salute).

Ma gli integratori fanno sempre bene? E la posologia deve essere ponderata come nel caso dei farmaci oppure se ne possono assumere quantità indiscriminate senza alcun rischio?

La saggezza popolare, secondo la quale “ogni eccesso è difetto” ci mette preventivamente in guardia, ma vediamo cosa dice la scienza.

Come dice la parola stessa l’integratore è un prodotto che dovrebbe servire solo in caso di carenza (malattia, malnutrizione) o aumentata necessità di risorse utili alla salute (sport, gravidanza). Per il resto, quando una persona conduce una vita sana, si nutre in maniera varia e completa ed ha una condizione di salute generale buona, non pare indispensabile l’utilizzo di integratori.

Anche perché degli studi dimostrano che alcuni integratori, in determinate circostanze, possono fare male, molto male. Per esempio, in determinate condizioni, l’effetto antiossidante della vitamina E può ribaltarsi fino ad arrivare a favorire i meccanismi cancerogeni che portano al tumore alla prostata.

Nel mondo occidentale, il cancro alla prostata è la più comune forma di tumore e la seconda causa di morte tra le malattie oncologiche per i maschi adulti. Per questo, comprensibilmente, negli ultimi decenni c’è stata una grande attenzione sulla prevenzione, con un focus sulla ricerca di sostanze antitumorali. Alcuni studi epidemiologici e preclinici, in particolare, hanno suggerito che l’integrazione nella dieta di selenio e vitamina E potesse proteggere contro alcuni fattori noti per favorire il tumore alla prostata.

Un vasto studio clinico (chiamato SELECT) avviato nel 2001 per verificare e comprendere meglio gli effetti benefici di questa sostanza ha rivelato però risultati inattesi e clamorosi: non solo il potere antitumorale della vitamina E non è stato confermato, ma è stato osservato un aumento significativo dei casi di cancro alla prostata tra chi assumeva gli integratori.

Un apparente paradosso che questo studio, guidato da ricercatori dell’Università di Bologna, è riuscito a chiarire: con una serie di esperimenti sia in vitro che in vivo su ratti, gli studiosi hanno infatti mostrato come la vitamina E sia in grado di attivare alcuni enzimi che facilitano la formazione di sostanze cancerogene e portano all’aumento dei radicali liberi, danneggiando così il DNA cellulare.

In particolare questa vitamina sembra favorire sia l’azione di una superfamiglia di enzimi (CYP450), responsabile della trasformazione di sostanze pre-cancerogene in cancerogene finali, sia l’aumento dei livelli di radicali liberi nelle cellule prostatiche, portando ad un effetto contrario rispetto a quello tipico degli antiossidanti, di cui la Vitamina E fa parte.

In merito alla vitamina E, sul sito dell’Humanitas, prestigioso polo ospedaliero del nord Italia, si legge che “la vitamina E, o tocoferolo, è la più diffusa e comune tra le vitamine e ha proprietà antiossidanti, combatte i radicali liberi e favorisce il rinnovo cellulare. Le sue caratteristiche la rendono un importante strumento di prevenzione al cancro – tra l’altro protegge l’organismo dai danni dell’inquinamento e del fumo di sigaretta – oltre che di assimilazione delle proteine”.

Affermazioni che sono in apparente assoluto contrasto con quanto prima affermato. Ma qual è la verità? Entrambe!

Secondo Moreno Paolini, professore dell’Università di Bologna che ha coordinato lo studio “l’uso eccessivo di queste molecole può portare ad effetti dannosi: gli integratori possono essere fondamentali in particolari condizioni, ma è sempre bene consultare il proprio medico curante o uno specialista prima di iniziare ad assumerli”.

Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.

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Pubblicato da Accursio Miraglia

Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68 Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli) Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma) Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura "Villa Fulvia", Roma Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN Dal 2009 è consulente tecnico d'ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera. Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.