Salute & Benessere. Infezioni resistenti agli antibiotici: un pericolo attuale e mortale

Salute & Benessere. Infezioni resistenti agli antibiotici: un pericolo attuale e mortale

Nei Paesi dell’Unione Europea ogni anno avvengono 33.000 decessi legati ad infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici e di queste oltre 10.000 si registrano in Italia

Questa è la situazione evidenziata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della Settimana mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici.

Nel 2018 nel nostro paese le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici da parte di otto patogeni sotto sorveglianza (Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Enterococcus faecalis, Enterococcus faecium, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter species) si è mantenuta più alta rispetto alla media europea, anche se la tendenza è in leggero calo.

Lo sviluppo e l’impiego degli antibiotici, a partire dalla seconda metà del XX secolo, ha rivoluzionato l’approccio al trattamento e alla prevenzione delle malattie infettive e delle infezioni permettendo l’evoluzione della medicina moderna.

Tuttavia, la comparsa di resistenza agli antibiotici, aumentata molto negli ultimi anni, rischia di rendere vane tutte queste conquiste.

Il problema della resistenza agli antibiotici è complesso poiché riconosce diverse cause: l’aumentato uso di questi farmaci (incluso l’utilizzo non appropriato) sia in medicina umana che veterinaria; l’uso degli antibiotici in zootecnia e in agricoltura; la diffusione delle infezioni ospedaliere causate da microrganismi antibiotico-resistenti (e il limitato controllo di queste infezioni); una maggiore diffusione dei ceppi resistenti, anche contemporaneamente a più antibiotici (multidrug-resistance), dovuta a un aumento dei viaggi internazionali.

Uno dei modi per combattere l’antibiotico-resistenza è fare un buon uso di questi farmaci: si tratta di medicinali efficaci esclusivamente per contrastare le malattie causate da batteri ed assolutamente inutili, invece, per curare infezioni virali, come ad esempio il raffreddore o l’influenza.

Gli antibiotici devono essere assunti solo dopo valutazione da parte di un medico. Non sono, infatti, medicinali da automedicazione e, in farmacia, possono essere venduti esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica. Una volta acquistato il farmaco, è indispensabile seguire scrupolosamente le indicazioni del medico su dosaggio, tempistica e durata della terapia. Infatti, ogni antibiotico è specifico per curare solo determinate malattie batteriche.

Gli antibiotici sono un bene prezioso che si sta esaurendo nel tempo. Affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile.

Proseguire nell’uso scorretto degli antibiotici potrebbe, infatti, portarci indietro nel tempo, quando questi farmaci non esistevano e le malattie infettive avevano frequentemente un esito fatale.

 

Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.

 

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Pubblicato da Accursio Miraglia

Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68 Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli) Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma) Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura "Villa Fulvia", Roma Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN Dal 2009 è consulente tecnico d'ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera. Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.