Salute & Benessere. Colesterolo: in arrivo una terapia rivoluzionaria

Salute & Benessere. Colesterolo: in arrivo una terapia rivoluzionaria

Il colesterolo LDL, cosiddetto “cattivo”, è fra i fattori che facilitano lo sviluppo di malattie cardiovascolari

Da tempo la classe medica mette in guardia da livelli troppo alti di LDL, affermando che è consigliabile non superare i 100 mg/dl(meglio ancora se il livello di colesterolo LDL si attesta entro 70-100 mg/dl).

L’alimentazione gioca un ruolo chiave nella lotta contro il colesterolo e le malattie cardiache.
Oltre alla classica raccomandazione di limitare drasticamente il consumo di grassi di origine animale, è bene astenersi dal consumare alimenti ricchi di zuccheri semplici e sapere che consumare un pasto a base di pesce fresco almeno due o tre volte alla settimana è una sana abitudine che aiuta a tenere basso il livello di colesterolo LDL. In particolare andrebbe consumato il pesce azzurro che, essendo ricco di acidi grassi e di omega 3, riduce i livelli ematici del colesterolo. Utilissime anche frutta, verdura e cibi ricchi di fibre.

Tuttavia, nel caso in cui la dieta non sia un mezzo sufficiente a mantenere nella norma i livelli di colesterolo, si ricorre alla terapia farmacologia.

La terapia più usata è, al momento, quella che prevede l’uso di statine che però, secondo diversi studi, funzionano solo nel 50% dei casi perché il paziente può non rispondere alla terapia o può essere costretto a sospenderla per l’insorgenza di effetti collaterali.

Intanto una vera rivoluzione si annuncia nella terapia farmacologica contro l’ipercolesterolemia con l’arrivo di un nuovo farmaco da somministrare solo due volte l’anno.

Sarà la Gran Bretagna il primo paese a testare su larga scala quello che, impropriamente, viene definito un “vaccino” contro il colesterolo: i primi trattamenti verranno effettuati su circa 40.000 persone ad altissimo rischio di sviluppare un infarto o un ictus in cui, secondo le nuove Linee Guida messe a punto dalla Società Europea di Cardiologia, occorre raggiungere valori di LDL inferiori a 55 milligrammi per decilitro e almeno dimezzare il colesterolo LDL.

Il farmaco, un anticorpo monoclonale chiamato Inclisiran, sfrutta la tecnologia della RNA-interferenze e impedisce la sintesi di una proteina chiamata PCSK9 attraverso l’inibizione dell’espressione dell’RNA che la codifica, operando in modo diametralmente opposto rispetto ai due anticorpi monoclonali già disponibili in commercio, che agiscono bloccando la proteina PCSK9 già espressa piuttosto che bloccarne la sintesi.

Indipendentemente dai meccanismi d’azione, dunque, questi farmaci bloccano la proteina PCSK9, che controlla il numero dei recettori per il colesterolo sulla superficie delle cellule epatiche. Tale blocco consente alle cellule del fegato di avere un maggior numero di recettori utili a “catturare” grandi quantità colesterolo dal sangue, al fine di introdurlo nelle cellule per metabolizzarlo ed eliminarlo.

Con questi farmaci si può ridurre il colesterolo LDL di un ulteriore 60 per cento rispetto alle sole statine.

Al momento, i dati su Inclisiran (che ha il vantaggio di due sole somministrazione annuali) evidenziano un’efficacia nettamente superiore al placebo, con un profilo di sicurezza del tutto simile.
Bisogna comunque attendere l’esito del test sull’uomo per capire se questo farmaco, che si annuncia rivoluzionario, cambierà veramente la storia della terapia per l’ipercolesterolemia.

 

Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.

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Pubblicato da Accursio Miraglia

Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68 Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli) Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma) Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura "Villa Fulvia", Roma Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN Dal 2009 è consulente tecnico d'ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera. Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.