NO! Non ci piegheremo. Tsipras resiste alla Troika


Doccia gelata sulla trattativa per Mario Draghi, Christine Lagarde, Francois Hollande e Jean-Claude Juncker, nonostante il pressing di Washington – anche se i colpi di scena nella vicenda greca hanno spesso ceduto il passo alla ragione. Ma la determinazione del governo Greco al momento sembra granitica.
L’offensiva politica di Angela Merkel con una proposta più soft supportata da una raffica di incontri ai massimi livelli fra Berlino e Bruxelles per sbloccare l’impasse in Grecia, per il momento fa flop. Atene ha rifiutato l’offerta dei creditori ed oggi non salderà la trance dovuta del pagamento al Fmi decidendo di rinviarlo e gettando di nuovo nel panico le borse mondiali.
Tsipras ribadisce che “Le proposte presentate dai creditori, aumenterebbero la povertà e la disoccupazione”, mentre serve una “immediata convergenza verso proposte più realistiche”, si legge in una nota del ministero delle Finanze ellenico. Tradotto, non strozzeremo ancora di più il popolo greco. Gli interventi sulla previdenza , sul rialzo dell’iva, sul lavoro, dove Atene insiste per la reintroduzione della contrattazione collettiva e sul rialzo del salario minimo, non sono trattabili.
Intanto nel pomeriggio di ieri, Tsipras si è sentito telefonicamente con Putin, non si conosce il contenuto della conversazione, ma se ne può intuire il senso.
L’impressione è che i greci stiano facendo di tutto per farsi buttare fuori dall’euro dandone poi la colpa alla Troika, ottenendo il triplice risultato di stampare in proprio una moneta almeno complementare all’euro, non pagare almeno non in toto e non con i tempi richiesti i debiti contratti dai precedenti governi al FMI ed entrare definitivamente nell’orbita dei BRICS e quindi della Russia. Non è mistero che Putin tramite la Gasprom abbia pronti 5 miliardi di euro da dare in conto fatturazione alla Grecia per il passaggio del gasdotto sul suo territorio per arrivare nel cuore dell’Europa, ne tanto meno quello di installare una base militare nelle coste greche all’interno del mar mediterraneo.
Gli interessi e gli attori in campo, come si può vedere, sono molteplici e variegati e la soluzione, anche se più volte annunciata come vicina, sembra al momento molto lontana………….. TO BE CONTINUED.

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