Nicolini paladina degli immigrati “trombata” alle elezioni… premiata da Renzi: gli elettori non contano nulla

Nicolini paladina degli immigrati “trombata” alle elezioni… premiata da Renzi: gli elettori non contano nulla

Per il PD di Matteo Renzi, il voto degli elettori non conta nulla. Giusi Nicolini – paladina degli immigrati – bocciata alle amministrative dell’11 giugno non confermandosi sindaco di Lampedusa, viene promossa a componente della direzione della segreteria nazionale del PD.

Quello della Nicolini, sindaco uscente di Lampedusa e Linosa è stato il flop più “vistoso” tra i “trombati eccellenti” in Sicilia. La paladina degli immigrati, si ripresentava agli elettori dopo le recenti passerelle. L’ex sindaco, aveva da poco ricevuto il premio Premio Unesco per la Pace e lo scorso ottobre, è stata una delle quattro donne “simbolo dell’eccellenza italiana” che ha accompagnato il premier Matteo Renzi alla Casa Bianca per la cena con l’ex presidente degli Stati Uniti, Obama. Insomma tutte cose “create” ad hoc, un chiaro aiuto alla sua rielezione, ma che evidentemente i suoi concittadini non hanno apprezzato.

I lampedusani infatti gli hanno preferito Salvatore Martello, ex sindaco per due legislature fino al 2001. Secondo è arrivato Filippo Mannino con 1.116 voti, che andrà all’opposizione. La Nicolini con 908 voti è arrivata terza e dunque totalmente fuori dall’amministrazione e senza avere consiglieri di opposizione. “Dalle Stelle alle stalle”: FLOP!

Fin qui il giudizio della gente da lei amministrata. Poi però arriva Renzi e con un gioco di prestigio, rianima un corpo senza più vita – politicamente ovviamente – promuovendo la Nicolini a componente della direzione della segreteria nazionale del PD.

Una segreteria composta da 12 persone e 25 dipartimenti. In direzione entreranno Richetti come portavoce, Guerini come coordinatore, Andrea Rossi, Ricci, Nannicini, Giachetti, il viceministro Bellanova, l’ex sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, la consigliera di Reggio Calabria Marcianò, Benedetta Rizzo, la professore dell’Università di Milano Elena Bonetti e Debora Serracchiani. Una incarico davvero di prestigio.

Lei intervistata ieri da Lucia Annunziata nella trasmissione in 1/2 ora in onda su Rai Tre, si sente vittima: “Tutta la campagna elettorale è stata concentrata sulle accuse. Io ero la ladra di medaglie, non avevo fatto il sindaco per far crescere Lampedusa, ma per prendere le medaglie”. Poi come tutti gli uscenti sciorina le sue mirabolanti imprese da sindaco, di cui evidentemente i sui concittadini non si sono accorti, ma si sono sicuramente accorti che la loro isola, da meta turistica, è diventata una specie di “Alcatraz” del mediterraneo, in cui migliaia di immigrati, sono “detenuti”.

La Nicolini oggi con questa operazione calata dall’alto, forse è convinta che dopo essere scesa nelle stalle, sia risalita alle stelle. E no, queste non sono stelle, le stelle brillano di luce propria, tu cara ex sindaco, brilli di luce “artificiale riflessa”… e questa è vana gloria.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.