L’invito all’astensione di Napolitano è un buon motivo per votare

L’invito all’astensione di Napolitano è un buon motivo per votare

La dichiarazione di Napolitano che invita gli italiani ad astenersi dal votare il quesito referendario di domani, ha sollevato reazioni non propriamente positive.

napolitanoDa diverse fonti, arrivano notizie non confortanti per gli astensionisti, pare che questa dichiarazione ha sortito l’effetto di fare andare la gente a votare. Sarà vero? Domani sera sapremo se la previsione verrà confermata.

Sui social network, come era prevedibile, il parere di Napolitano è stato subito preso di mira. La motivazione più “gettonata” è stata, che quando era Capo dello Stato, sui referendum aveva dichiarato il contrario: “La valorizzazione dello strumento referendario come elemento di democrazia diretta e la grande attenzione da te sempre prestata alle regole che presiedono alla partecipazione elettorale dei cittadini, sono il segno di una costante preoccupazione per la necessita’ di un consapevole e attivo coinvolgimento dell’opinione pubblica e dei cittadini nella vita politica del paese e della volontà di contrastare e combattere fenomeni di distacco e disinteresse verso la vita pubblica”.

Diverse le personalità che hanno preso posizione verso la dichiarazione resa dall’ex Presidente della Repubblica. Da Erri De Luca, che affida il suo commento ad un twitt: “Ex voto: ex presidente invita a non votare i referendum. Patetico congedo di un ex della democrazia”.

Commenti sono arrivati anche dal mondo dello spettacolo come ad esempio Dario Fò ed Adriano Celentano.

Le critiche del fronte politico, sono più ampie, Il governatore della Puglia Michele Emiliano, a chi gli chiede di commentare la posizione dell’ex presidente della Repubblica, ribatte: “Io sono della stessa idea del presidente della Corte Costituzionale”.

Infatti, Paolo Grossi, presidente della Consulta, aveva invitato al voto i cittadini italiani: al referendum sulle trivelle “si deve votare: ogni cittadino e’ libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d’identità del buon cittadino”.

Sinistra Italiana per mezzo di Alfredo D’Attorre dichiara: “Sorprende e amareggia la legittimazione dell’astensionismo nel referendum di domenica da parte dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, specie dopo che autorevoli personalità istituzionali nei giorni scorsi hanno sottolineato l’importanza della partecipazione al voto e il valore dell’articolo 48 della Costituzione”.

Ovviamente le critiche più dure arrivano dagli esponenti del Movimento 5 Stelle che attaccano Napolitano: “L’ex Presidente della Repubblica Napolitano ha invitato ad astenersi. Questo dimostra che ci avevamo visto giusto sul suo conto: i veri uomini delle istituzioni invitato alla partecipazione. Sempre!”, scrive Luigi Di Maio. E Alessandro di Battista aggiunge: “Napolitano che invita all’astensione è una ragione in più per andare a votare”. Ed in effetti secondo diverse fonti – non ufficiali – pare che la dichiarazione dell’ex Presidente abbia proprio sortito questo effetto.

Ma i 5Stelle sono andati oltre la critica: “Nelle prossime ore denunceremo il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il senatore a vita Giorgio Napolitano, perché l’invito esplicito all’astensione è un reato”. Stamattina il direttorio ha confermato che la denuncia sarà fatta.

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