Istat: crescita sotto le attese, in arrivo la manovra bis

Istat: crescita sotto le attese, in arrivo la manovra bis

Pier Carlo Padoan ha ammesso pubblicamente che avrebbe “preferito un decimale in più rispetto a uno in meno”.

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Istat: crescita sotto le attese, in arrivo la manovra bis

Jean-Claude Juncker dall’Europa non autorizza la manovra italiana sulla richieste di flessibilità. L’Istat certifica che nell’ultima parte del 2015 l’industria ha subito un rallentamento e al viceministro del Tesoro Enrico Zanetti sfugge una frase che nel lessico politichese è considerata impronunciabile: manovra correttiva. In arrivo nuove tasse e tagli…

È il riassunto di quanto ci aspetta nelle prossime settimane. Il caso parte da via XX Settembre da una frase sfuggita al viceministro Enrico Zanetti: manovra correttiva. Per la verità ha detto testualmente “aggiustamenti” ma girala come vuoi, il senso è quello. L’altro viceministro suo parigrado Enrico Morando, capita la “gaffe” si affretta a smentire categoricamente qualsiasi correzione , così come fa l’entourage vicino al ministro Pier Carlo Padoan. Quindi: dov’è la verità? Il giallo di Via XX Settembre si apre.

I segnali sono comunque chiari, i dati dell’Istat sul Pil sono peggiori rispetto alle stime del governo. “Una crescita dello 0,7% è il livello previsto nel Def di aprile, nell’aggiornamento c’erano stati i presupposti per poter fare un po’ meglio ed invece siamo tornati alle previsioni precedenti. Il Pil italiano ha chiuso il 2015 a +0,7% contro il +0,9% previsto dal governo.

La differenza tra le stime e il realizzato è di 3 miliardi di euro, che raffrontati ad un Pil che sfiora i 1.700 miliardi sono poca cosa, se non fosse per la tendenza della crescita: troppo lenta per un Paese con un’economia ancora legata all’industria manifatturiera e con un debito pubblico superiore a 2.200 miliardi di euro.

Lo stop di juncker alla flessibilità è la mazzata finale. Jean-Claude Juncker, infatti continua a non volere autorizzare la manovra italiana, che a detta del presidente europeo, ha eccessive richieste di flessibilità, a cui aggiunge la nostra incapacità di assorbire il debito e chiede quindi, un avanzo primario superiore al 4%.

Il Messaggero, ha pubblicato alcune indiscrezioni, che poi Zanetti per buona parte ha confermato. Raccontano che, “se la situazione economica peggiorerà ci sarà un aggiustamento da 2 a 4 miliardi”. Quindi una manovra – ma leggera -sui conti pubblici per bilanciare lo scostamento rispetto alle previsioni formulate nel Def, non sarebbe uno scenario tutt’altro che campato in aria, con i relativi tagli alla spesa pubblica.

Annunci e smentite si susseguono, ma se l’argomento è stato tirato in ballo, la storia ci insegna che è solo questione di tempo e poi sarà confermata.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.