Mentre Di Maio parla solo di Banca Carige e Conte – almeno sui social – resta in rigoso silenzio, il vicepremier Matteo Salvini: “Non ci sarà nessun arrivo in Italia finché l’Europa non rispetterà gli impegni presi. Il governo è compatto sulla linea rigorosa, porti chiusi, lotta agli scafisti e alle ONG”
Salvini tiene il punto. Dopo una giornata in cui sembravano essersi acuite le divergenze tra alleati di governo, oggi è Salvini a dettare la linea sull’immigrazione: “Io non cambio idea, anzi faccio due passi in avanti”, ha detto stamattina.
“Non ci sarà nessun arrivo in Italia finché l’Europa non rispetterà gli impegni presi (a parole) con l’Italia, accogliendo i 200 immigrati sbarcati in estate tra Pozzallo e Catania che dovevano già essere ricollocati”.
Poi il Ministro detta la posizione non solo sua, ma anche del Governo Conte: “Il governo è compatto sulla linea rigorosa – spiega Salvini – , porti chiusi, lotta agli scafisti e alle ONG. Aggiungo che ogni nuovo eventuale arrivo dovrà essere a costo zero per i cittadini Italiani.
L’immigrazione la gestisce il Ministro dell’Interno”.
Intanto l’alleato di Governo Luigi Di Maio del M5S dopo alcune aperture nei giorni scorsi oggi resta zitto sul tema, ma rilancia su Banca Carige: “Quando pubblicheremo l’elenco dei debitori di Carige vedremo chi troveremo lì dentro. Se troveremo persone in difficoltà ovviamente il nome rimarrà segreto, ma se troveremo i soliti soggetti che hanno avuto i favori delle banche, allora non solo ve lo comunicheremo come governo (e questa già è una novità), ma la faremo pagare ai banchieri che hanno ridotto così banca Carige. La musica è cambiata!”
“Musica cambiata” anche per lo stesso Salvini che singolarmente, usa lo stesso slogan parlando di immigrazione e del ruolo di Malta: “Nessuna lezione da Malta, che per anni ha chiuso gli occhi e ha permesso che barchini e barconi si dirigessero verso l’Italia. La musica è cambiata, in Italia si arriva solo col permesso. Abbiamo già accolto anche TROPPO, che gli altri si sveglino.”
Sullo sfondo delle polemiche di ieri resta il Premier Giuseppe Conte che al momento non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni. Le difficoltà all’interno del Governo sembra quindi che siano state superate, la questione dei migranti sbarcati a Malta – è possibile, ma non certo – potrebbe risolversi con appena una decina di immigrati che saranno ospitati in Italia a carico della Chiesa Valdese, di contro però il Ministro dell’Interno pretende che l’Europa accolga e redistribuisca gli oltre 200 immigrati sbarcati questa estate tra Pozzallo e Catania; insomma, uno “scambio” 10 a 200.
La Redazione di Fatti&Avvenimenti.