Francia. I Gilet Gialli per il 9^ weekend consecutivo protestano contro Macron e Di Maio approva la manifestazione

Francia. I Gilet Gialli per il 9^ weekend consecutivo protestano contro Macron e Di Maio approva la manifestazione

La protesta dei “Gilet gialli” non si ferma ed oggi per il nono weekend consecutivo i manifestanti sono scesi in piazza a Berry nel cuore di Parigi, per protestare contro le politiche del governo Macron

Per la prima volta hanno annunciato l’intenzione di spostarsi a Bourges nel centro della Francia a sud di Parigi, mostrandosi ancora più agguerriti. A Parigi si respira un clima di tensione oggi aggravato da un’esplosione accidentale, dovuta ad una fuga di gas, che si è verificata in una panetteria: distrutto il pianterreno dell’edificio in zona Opera. Il bilancio dell’esplosione è di 3 morti, due pompieri e una cittadina spagnola. Otto feriti gravi tra cui una giovane ragazza siciliana, Angela Grignano di Xitta, piccola frazione di Trapani che si trova in grave condizioni ed è ricoverata all’ospedale parigino di Lariboisiere. Infine altri 26 sono feriti lievi.

Ingenti le misure di sicurezza messe in campo dal governo per prevenire disordini: 14 veicoli corazzati delle gendarmeria e 80 mila poliziotti collocati su tutto il territorio nazionale.
La protesta dei gilet gialli è nata contro il caro carburante, poi si è spostata sul pacchetto di misure deciso dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, che alle richieste dei manifestanti ha replicato: “preferisco aumentare le tasse sul carburante che quelle sul lavoro”.

Il movimento dei gilet gialli è nato nel maggio del 2018 ed ha provocato scontri in Francia e Belgio e mira oggi ad ottenere una serie di concessioni:
l’eliminazione del fenomeno dei senzatetto;
più progressività nelle imposte sul reddito;
Il salario minimo francese a 1300 euro netti;
più parcheggi gratuiti nei centri urbani;
più tasse alle grande imprese rispetto ai piccoli imprenditori;
la pensione non deve essere inferiore a 1200 euro ed infine chiedono di proteggere l’industria e il lavoro avendo stessi diritti e doveri.

Dall’Italia arriva l’appoggio del Vicepremier Luigi Di Maio, che ha affermato: “Mentre in Francia i gilet gialli sono quelli che rivendicano un reddito minimo più alto; un’età pensionabile più bassa e più democrazia partecipata; in Italia il gilet giallo viene indossato da chi ha la pensione d’oro che per l’appunto protesta contro il taglio delle pensioni d’oro e ciò è assolutamente ridicolo, approvando la protesta dei gilet gialli”.

Secondo il Movimento 5Stelle, il movimento dei gilet gialli testimonia il nascere di una nuova stagione di cambiamento politico in tutta Europa, in cui le misure economiche tutelino non più le lobby, ma i cittadini più deboli e le piccole imprese. “È arrivato il momento di far risuonare la voce del cambiamento oltre tutti i confini; una nuova Europa sta nascendo, ovvero quella della democrazia diretta.”

Le azioni di protesta dunque non si fermano e sono state annunciate nuove manifestazioni in diverse città tra cui: Bordeaux, Marsiglia, Tolosa, Lione, Nantes, Lille e Rennes. A Parigi il portavoce del movimento Eric Drouet ha convocato un raduno per metà pomeriggio nel piazzale de la Dèfense.

Chi pensava che tutto si esaurisse in breve tempo, dovrà ricredersi: pare che siamo solo all’inizio.

di Valeria Tornambè

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