È finita, il No Stravince: Vittoria del Sud e del M5S.

È finita, il No Stravince: Vittoria del Sud e del M5S.

I numeri sono espliciti: oggi è un No a Renzi, ma anche a chi da domani sarà al suo posto ed è un monito per chi in futuro, vorrà ritentare di modificare la Costituzione, che gli italiani hanno dimostrato di amare, dopo questo referendum e quello del 2006, così com’è.

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Ha votato quasi il 70 per cento degli elettori, una percentuale che non si toccava dalle elezioni politiche del 2013, quando votò il 75 per cento degli aventi diritto. Una rinnovata “voglia di politica” simile a quella del 2013, che ha spinto tanti italiani, a bocciare una riforma che avrebbe destabilizzato la nostra democrazia.

È una vittoria principalmente del Sud e del M5S. Sicilia e Sardegna, hanno superato il 70% con i NO, Campania, Puglia e  Calabria, ci sono andate molto vicino, facendo di fatto diventare inutili, i Si del Trentino Alto Adige o altre realtà del Nord.

Anche nelle grandi città, il No ha stravinto. Poche le eccezioni: Milano, dove il Si vince, ma di misura, e Firenze feudo renziano.

Per il resto, il No vince a Venezia, con un sindaco di destra che votava sì e a Genova, città di sinistra. Il No, vince a Roma ma questo era ampiamente previsto, così come a Torino. Il No vince a Bari, dove sindaco è il renzianissimo Decaro, da poco eletto presidente dell’Anci. e vince persino a Salerno, la città di De Luca, amante della “Frittura”.

E più si scende al Sud e più il No vince. A Reggio Calabria, il sindaco è renzianissimo, ma ha vinto il No, come a Palermo, nonostante il sindaco Orlando, per non parlare di Catania, altro feudo del sindaco renziano, Enzo Bianco e così in quasi tutte le altre città del Sud. Anche a Cagliari, la città di Zedda, che da buon discepolo di Vendola, votava un “non-No o forse sì”, emulandone lo stile linguistico.

Ed è stata una grande vittoria del M5S, è innegabile, sono gli unici che meritano i ringraziamenti da parte degli italiani. Tutti gli altri, a parte la Lega di Salvini, fiutata la vittoria del NO, si sono precipitati a metterci il cappello sopra. Avete mai visto, in questi mesi un attivista di F.I., FdI ai banchetti per la raccolta firme del Comitato per il NO? Ed infatti, non si è raggiunto il quorum.

O avete mai visto un attivista o un politico di F.I., FdI girare in moto e in treno per l’Italia per la campagna del NO, anzi, hanno persino fatto un’interrogazione parlamentare per sapere chi avesse pagato la benzina della moto di Di Battista, ma naturalmente, nulla hanno chiesto sui soldi spesi dal premier per i suoi viaggi con l'”Air Force Renzi” a far campagna elettorale, o i viaggi all’estero della Boschi, intenta a “raccattare” i voti degli emigrati.

Finalmente è finita e per gli italiani bene, ma è finita sopratutto per Renzi, il rottamatore è stato rottamato… e un bel “Ciaone” se lo merita tutto.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.