…e basta con le “balle” di Renzi sulla crescita: ecco i veri numeri

…e basta con le “balle” di Renzi sulla crescita: ecco i veri numeri

istatNon so se ieri qualcuno ha ascoltato i TG nazionali, sembrava una trasmissione a reti unificate, tutti indistintamente hanno sfoderato le cifre sull’occupazione e quindi di riflesso sull’economia diramate dall’ISTAT accompagnate dai relativi commenti, tutti con le stesso refren, sembrava che leggessero lo stesso comunicato imposto dal governo: roba da Corea del nord.
Qualcuno obbietterà, ma i numeri sono numeri, se indicano una crescita, dobbiamo prenderne atto. Ed è proprio sui numeri, che sono dati inconfutabili che ieri, sentendo i TG, ho avuto un attacco di “schizofrenia” inconsulto verso quella stampa che pur di “mangiare” si presta a fare figure da mentecatti.

Troppo dura? Valutate voi. Ecco i numeri sfoderati per descrivere la crescita dell’Italia ed il calo dei disoccupati.

Si parte con il calo della disoccupazione dello 0,1% cioè passa dal 12,9 al 12,8%, già questo dato fa sorridere lo 0,1% è un movimento fisiologico che non indica nulla, ma andiamo avanti. L’Istat segnala un calo di 36mila occupati, sia tra dipendenti che tra autonomi e contestualmente salgono le persone inattive. Il commento di Renzi su questi dati è stato il seguente “l’Italia riparte”.

Ora qualcuno mi spieghi come fa a scendere il numero dei disoccupati se contestualmente si perdono posti di lavoro e salgono pure quelli che hanno smesso di cercarlo. In matematica mi hanno sempre insegnato che 2+2 fa 4, ma evidentemente per Renzi la matematica è un opinione, ma quello che è ancora peggio che “pseudo” giornalisti, prima di pubblicare una notizia, non controllino cosa stanno leggendo o scrivendo.

Qualcuno ora magari mi spiegherà con complessi calcoli algebrici e grafici “naif” che hanno ragione loro… si, in effetti finché qualcuno li vota, hanno sempre ragione loro.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.