Il decreto “inappropriatezza” è in vigore dal 20 gennaio, ma qualcuno ancora può usufruire del ticket di esenzione .
La legge per chi ancora non ne fosse a conoscenza, è quella che porta alla stretta sulle prescrizioni di visite mediche ed esami a rischio come la TAC e riguarda 203 prestazioni di specialistica ambulatoriale di vitale importanza, che dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale avvenuta il 20 gennaio scorso, sono divenuti a pagamento. Quì il testo integrale della legge.
Il decreto lo ricordiamo, limita la prescrizione di esami importantissimi quali: colesterolo, risonanze magnetiche, odontoiatria, genetica, Radiologia diagnostica, esami di laboratorio, dermatologia allergologica, medicina nucleare, cioè TAC. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Tuttavia i medici, in presenza di determinate condizioni possono ancora prescrivere tali prestazioni. Le condizioni di erogabilità devono però rispettare alcuni parametri sullo stato personale e clinico del paziente ed alla finalità terapeutica, diagnostica, prognostica o di monitoraggio.
Quindi sarà il medico a stabilire se sussistano le condizioni di erogabilità per l’esenzione dal ticket e se il soggetto rientra nei casi riportati nella legge. Vediamo i casi in cui l’esenzione è possibile.
Per le prestazioni medico-sanitarie, come visite ed esami, sopravvissute al maxi-taglio del decreto “Appropriatezza”, continua ad applicarsi, per i soggetti non esenti, un ticket massimo di 36,15 euro: tale importo si riferisce ad una singola ricetta, che può contenere sino a 8 prestazioni della stessa categoria. All’importo sono aggiunti, dal 2011, 10 euro, quali quota fissa per le prestazioni specialistiche.
Possono essere esonerati dal ticket per le prestazioni medico-sanitarie i seguenti soggetti:
– soggetti esentati per condizioni socio/reddituali: rientrano i soggetti sotto i 6 anni o sopra i 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito lordo annuo inferiore a 151,98 euro (codice di esenzione E01); i disoccupati ed i loro familiari a carico, con reddito annuo inferiore a 8.263,31 euro, o reddito annuo del nucleo inferiore a 11.362,05 euro (nucleo di 2 componenti con coniuge a carico); il limite è aumentato di 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice di esenzione E02); i titolari di assegno o pensione sociale ed i loro familiari a carico (codice di esenzione E03); i titolari di pensioni al minimo over 60 ed i loro familiari a carico, con reddito annuo inferiore a 8.263,31 euro, o reddito annuo del nucleo inferiore a 11.362,05 euro (nucleo di 2 componenti con coniuge a carico); il limite è aumentato di 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice di esenzione E04);
– soggetti esentati per invalidità: rientrano in questa categoria gli invalidi civili, di guerra, o per causa di servizio, o per infortunio sul lavoro: l’esenzione, tuttavia, solo in alcune ipotesi può riguardare tutte le prestazioni specialistiche, poiché nella maggioranza dei casi riguarda unicamente le prestazioni cosiddette correlate.
– soggetti esentati in ragione di particolari patologie: rientrano in questa categoria quegli individui che hanno patologie croniche o malattie rare. In questo caso, è necessario il rilascio di un apposito certificato medico, rilasciato da un presidio ospedaliero o ambulatoriale pubblico (in alternativa, può essere utile la copia della cartella clinica o del verbale di invalidità), che attesti la sussistenza di una o più patologie previste dalla normativa nazionale.
– donne in gravidanza;
– ulteriori categorie di soggetti previste dalle singole normative regionali.
Insomma, come al solito le leggi italiane sono concepite con tanti di quei cavilli burocratici, che molti pur avendone diritto, o per non conoscenza o perché nauseati da tanta lungaggine, spesso finiscono per perdere anche quei pochi diritti di cui dispongono.
Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.