Le liti interne al centro destra sulle candidature di Roma, ma anche altre città, avevano lasciato intuire quale fosse la reale posta in gioco. Matteo Salvini e Giorgia Meloni si erano accorti che Silvio Berlusconi, in realtà stava “lavorando” per fare vincere i candidati renziani.
Troppi deboli i candidati di Roma (Guido Bertolaso) e Torino (Osvaldo Napoli) per puntare almeno al ballottaggio, il loro reale compito è quello fare perdere voti alla coalizione di centro destra, per poi al ballottaggio confluire sul candidato del PD.
Il gioco è stato chiaro sino dal primo momento, il “patto del Nazareno” è ancora in piedi. All’ex cavaliere di Forza Italia, non importa più nulla, i licenziamenti dei dipendenti e l’abbandono delle sedi, unito al non finanziamento della sua creatura, sono atti concreti ed espliciti. L’unico obbiettivo che l’ex premier persegue è quello di fare proliferare le sue aziende ed è tutto qui il contenuto del “patto” tra Renzi e Berlusconi.
Ebbene Guido Bertolaso, candidato di Forza Italia a Roma, ospite nella trasmissione “Un giorno da pecora”, su Radio2, intervistato getta la maschera e dichiara : “Mia moglie ha quelle tendenze lì, ossia di sinistra, quindi potrebbe votare Giachetti. Ha votato Rutelli in passato”. La frase è di quelle forti, forse uscita in un momento in cui ha abbassato le difese, ma rende bene l’idea di quale è il suo ruolo di candidato.
L’ex capo della Protezione civile, poi tenta di correggere il tiro e dice di volere comunque tirare dritto, nonostante i sondaggi ancora negativi e le costanti voci su un possibile cambio di strategia con appoggio a Marchini: “Non mi ritiro, le difficoltà mi esaltano e in questo momento i sondaggi sono inattendibili”
Infine si lancia in “spericolate” analisi sui suoi avversari e sul suo programma.
Ritorna quindi sulla gravidanza di Giorgia Meloni: “Se fosse stata mia moglie mi sarei ben guardato da farle fare questo sforzo” e tra le righe delle sue parole si legge amarezza e fastidio. La candidatura della leader di Fratelli d’Italia, da Bertolaso è stata vista come una pugnalata alla schiena. Ed infatti dice: “in politica i tradimenti sono all’ordine del giorno, sicuramente speravo che non ci fosse da parte di Giorgia, perché è una persona che stimo e mi ha dato anche dei premi in passato”.
Poi parla dei programmi e tira fuori una battuta “surreale”: “Il Tevere va bonificato perché è una risorsa fondamentale per Roma. Può diventare balneabile entro il mio mandato, i cinque anni servono tutti, e farei il bagno come Mister ok”. I commenti sul web a questa frase si sprecano e non li riportiamo per decenza… cercateli da soli.
Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.