Banca Etruria di papà Boschi é”salva”: pronto il decreto del governo

Banca Etruria di papà Boschi é”salva”: pronto il decreto del governo

renzi-boschi-banca-etruriaLa banca Etruria ormai famosa perché di papà Boschi, è salva. L’istituto di credito, insieme ad altri tre rischiavano il crac. Ma niente paura, così come usava fare Berlusconi, con una “leggina” apposita il problema è risolto. Domani infatti, sarà convocato un Consiglio dei Ministri in riunione straordinaria per creare il fondo di garanzia pagato dagli istituti. Come suole dire Giobbe Covatta ex comico ora presidente dei Verdi in un suo spot pubblicitario: “basta poco che c’è vò”.

Quindi da lunedì Banca Etruria (l’istituto del quale era vicepresidente il padre del ministro Maria Elena Boschi), Banca Marche, CariFerrara e CariChieti che erano sull’orlo del fallimento non avranno più problemi e sono praticamente certe della loro sopravvivenza.

Nonostante domani sia domenica, il Consiglio dei ministri quindi, dovrebbe riunirsi in via straordinaria per costituire un fondo di salvataggio bancario, pronto a intervenire sui quattro istituti commissariati. Il nuovo istituto sarebbe finanziato direttamente dai gruppi bancari italiani in modo obbligatorio e proporzionale ai depositi e non dal governo, come prevede la nuova normativa europea nella fase iniziale. Non sarà quindi più necessario investire della questione il fondo interbancario di tutela dei depositi, che era stato e che era stato finanziato con una linea di credito da 1,5 miliardi dai sette principali istituti italiani (Intesa, Unicredit, Mps, Banco, Ubi, Bper e Bpm) per ricapitalizzare le quattro banche.

Con questa mossa, Renzi potrà vantarsi – in giro per tv e giornali – di aver evitato il prelievo sui correntisti. Infatti senza questa operazione, da gennaio si attiverebbe la normativa sul bail-in che prevede anche il “prelievo forzoso” diretto sui correntisti con depositi superiori a 100mila euro.

È proprio il caso di dire “prendere due piccioni con una fava”.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.