Alle 12 seduta dell’Assemblea reg. siciliana con lo spauracchio dei sondaggi: Pd al 17% e M5S al 34%.

Alle 12 seduta dell’Assemblea reg. siciliana con lo spauracchio dei sondaggi: Pd  al 17% e M5S al 34%.

PD crocOggi come da programma, si svolgerà la seduta dell’Assemblea regionale siciliana che era stata convocata la settimana scorsa per definire la vicenda sul presidente Crocetta, che dovrà riferire sulle sue decisioni.

Crocetta, dunque, oggi alle 12, renderà le sue dichiarazioni all’Ars. Sarà un dibattito animato nel quale è previsto l’intervento dei soli capigruppo. Cosa dirà Crocetta al momento è difficile da prevedere, le sue decisioni hanno la durata di un battito di ali, nel giro di un paio di giorni si è passati dall’autosospensione al suicidio, poi alle dimissioni, ma subito dopo dimissioni condizionate alla realizzazione di alcuni provvedimenti e diluiti in un mese. Ieri dopo le dichiarazioni della procura che ha negato l’esistenza delle intercettazioni, pare non si voglia più smuovere, ed oggi? Vedremo.

Il PD, al momento è indirizzato a varare una serie di riforme per salvare la faccia in vista dell’exit strategy. Alla scopo di rispettare i tempi, la sessione estiva sarà allungata fino al 12 agosto; si accorceranno quindi i giorni di ferie dei deputati che rientreranno il 2 settembre. Almeno due i provvedimenti di estrema urgenza da votare: la riforma delle Province, entro il 31 Luglio, e quella dell’acqua che dovrebbe ritornare regionale. Poi dovrebbero esserci le dimissioni del presidente e si dovrebbe tornare a votare in ottobre, ovviamente Crocetta permettendo.

Ed è qui il fulcro della questione, il governatore pare non voglia più mollare. Ma il PD ha fatto dei calcoli ben precisi e sono calcoli fatti in base ad un sondaggio commissariato in fretta e furia dal Pd nazionale: se si votasse a Ottobre, il Pd sarebbe al 17% ed il il Movimento Cinque Stelle al 34%. Andare al voto significherebbe quindi consegnare la Sicilia ai grillini.

Ma il Pd è diviso tra chi sostiene di andare a votare subito e chi invece dice di resistere. La linea però la detta la segreteria di Matteo Renzi che fa un  ragionamento semplice: meglio andare a votare subito, perché adesso con una coalizione larga si può ancora vincere anche perché ad ottobre potrebbe arrivare qualche altro scandalo a rovinare tutto definitivamente . Quindi fare una lista mettendo dentro tutto lo scibile possibile, anche il Nuovo Centro Destra di Alfano. Determinante nell’ottica di questa sommatoria per superare i 5S, diventa a questo punto la lista civica di Crocetta il “Megafono” accreditato nei sondaggi dal 4 al 6%. Non rompere quindi diventa imperativo. Ed è qui che Crocetta gioca la sua partita, il messaggio è: ” se mi sfiduciate, non mi alleo e senza la mia lista probabilmente perdete – Liguria docet-“. Cosa proporrà? Ancora qualche ora e ………. sapremo.

Il Pd con questa strategia conta di riuscire ad arrivare anche al 38 – 40% e puntando sul fatto che i grillini non fanno alleanze, sull’inconsistenza a destra in Forza Italia e della inesistenza dei piccoli partiti di sinistra, potrebbe farcela.

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