Primarie PD Roma. Roberto Giachetti: la vittoria di “Pirro”

Primarie PD Roma. Roberto Giachetti: la vittoria di “Pirro”

É sera le votazioni sono finite, vince Roberto Giachetti, ma nello staff del PD i volti sono scuri.

giachettiLe attenzioni questa volta erano rivolte all’affluenza. L’obiettivo dichiarato alla vigilia era di arrivare almeno a 70 mila votanti ed invece il Pd a Roma si è fermato a poco più di 40 mila.

Le previsioni della vigilia erano preoccupanti, ma a urne chiuse il risultato è nero, i romani hanno abbandonato il partito di Renzi. Gli elettori reali rispetto alle primarie di Ignazio Marino del 2013, si sono molto più che dimezzati, allora ai gazebo si erano presentati oltre 100 mila persone.

Roberto Giachetti e tutto il suo staff minimizza e fa finta di nulla, anzi rilancia la sua sfida a quella che che è la sua avversaria annunciata, Virginia Raggi del M5S. Il vincitore delle primarie sbraita e di dimena, ma a guardarlo si ha l’impressione di assistere ad un incontro di pugilato in cui il pugile al tappeto continua a dire al suo avversario, “se non ti sono bastate, ti do il resto”: surreale.

L’imbarazzo per l’affluenza tra i generali del Pd è evidente, anche perché qualcuno si era “allargato” un po troppo. Matteo Orfini nella prima mattinata prendeva in giro i 5 Stelle affermando che in un’ora avevano già più votanti delle loro Comunarie. Ma più il tempo passava e più i dirigenti DEM prendevano atto che la situazione si stava mettendo maluccio.

I dati dell’affluenza non venivano più aggiornati, si sperava in un miracolo. Alle 19 tra mugugni vari cominciavano a trapelare i dati dell’affluenza: “tra le 17 e le 18 eravamo intorno ai 35-40 mila”. Dati gonfiati, forse nella speranza che alla fine si sarebbe recuperato.

Ma dallo staff dello sfidante Roberto Morassut si affrettavano a smentire: “I dati da noi registrati alle 17.30 indicano un’affluenza di circa 30 mila votanti, che rappresenta un dato non soddisfacente”. Infine viene comunicato il dato finale di 50mila votanti: “gonfiato”. L’ordine è di sdrammatizzare e utilizzare toni positivi, il vicesegretario Lorenzo Guerini dichiara: “Un bel segnale di partecipazione e passione. Siamo molto soddisfatti. A Roma, dopo tutto quello che è successo, è un ottimo risultato”. Contento lui!

Le primarie romane del Pd hanno decretato il flop di una politica pasticciata, in cui gli elettori di sinistra non si riconoscono più. Ma guai a chiamarlo “flop”, anzi Matteo Orfini, si spinge a dire che “l’affluenza è un ottimo risultato”: stoico!

La sinistra Pd prende la palla al balzo è attacca i vertici del partito. Il bersaniano Federico Fornaro spara sulla croce rossa: “Il problema – dice – è che il popolo del centrosinistra non c’è più”. Frase quanto mai realistica, infatti a Roma sinistra e centrosinistra correranno divisi. A breve si attende di conoscere il candidato ufficiale di Sinistra italiana. Stefano Fassina comunicherà se si candiderà o se invece lascerà il posto all’ex ministro Massimo Bray che non ha partecipato alle primarie.

Lo staff del PD romano ostenta sicurezza, quello del movimento 5 Stelle… di più.

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Debora Ranzetti

Pubblicato da Debora Ranzetti

Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.